La “vespa samurai” in difesa di orti e frutteti contro la cimice asiatica: via alla sperimentazione nelle Marche con lanci di “antagonisti” nei campi maggiormente colpiti. L’emergenza Coronavirus non ha fermato la campagna e nemmeno la difesa delle colture che, in particolare nella provincia di Pesaro Urbino, hanno a che fare con la cimice asiatica. E’ il Pesarese, nelle Marche, la zona maggiormente interessata dal fenomeno, data la vicinanza con la martoriata Emilia Romagna, la prima regione insieme al Veneto a partire con i lanci. Per questo è stato dato il via alla sperimentazione con l’insetto antagonista della cimice asiatica, la vespa samurai. Soluzione chiesta anche da Coldiretti Pesaro Urbino che, nei mesi scorsi, aveva scritto e incontrato il Prefetto e il Presidente della Provincia per denunciare il rischio per le produzioni ortofrutticole, tra cui anche la Pesca di Montelabbate e la Pera Angelica, e per chiedere di istituire un tavolo di lavoro per monitorare e coordinare le misure a contrasto.
COLDIRETTI: “OCCORRERA’ TEMPO PER VEDERE RISULTATI SIGNIFICATIVI”
“Ci vorrà tempo prima di avere risultati significativi – spiegano da Coldiretti Pesaro Urbino – perché la cimice asiatica è prolifica, in grado di nutrirsi praticamente con tutto, si muove molto per invadere sempre nuovi territori da saccheggiare ed è resistente anche ai trattamenti fitosanitari. In tutta Italia – ricorda l’associazione – ha già colpito 48mila aziende e provocato oltre 740 milioni di danni a pere, mele, pesche e nettarine, kiwi, ciliegi e piccoli frutti, albicocche, susine, nocciole, olive, soia, mais e ortaggi”. Sul punto gli agricoltori del pesarese avevano partecipato a fine gennaio alla grande giornata di protesta organizzata da Coldiretti a Verona, in occasione dell’apertura della Fieragricola.
Su 24zampe: Cimici asiatiche in casa? Un video-vademecum per eliminarle