Moda, Dolce&Gabbana dice addio alle pellicce: ora è fur-free

AGGIORNAMENTO DEL 1° FEBBRAIO 2022 – ANCHE ZEGNA DAL 2023 ABBANDONA LE PELLICCE

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POST DEL 31 GENNAIO 2022

Il marchio italiano Dolce&Gabbana abbandona le pellicce. Già da quest’anno il brand del lusso dismette questo tipo di produzioni e aderisce alle “linee guida della Fur free alliance: stop a pellicce ricavate da animali appositamente allevati o catturati in natura”. Lo comunicano Lav e Fur free alliance, un network internazionale con oltre 50 ong nel mondo. Dolce&Gabbana – osservano gli animalisti – ”si unisce a un elenco crescente di marchi che si sono impegnati a bandire le pellicce di animali dalle loro collezioni, inclusi i marchi italiani Armani, Gucci, Prada e, proprio nei giorni corsi, anche Moncler, così come già dal 2016 il leader globale nella moda di lusso online Yoox Net-a-Porter”.

LA PELLICCIA DI ORIGINE ANIMALE APPARTIENE AL PASSATO

”Dolce&Gabbana sta lavorando per un futuro più sostenibile che non può contemplare l’uso della pelliccia animale – spiega il marketing D&G -, l’intero sistema moda ha un importante ruolo di responsabilità sociale che deve essere promosso e incoraggiato: integreremo materiali innovativi nelle nostre collezioni e svilupperemo processi produttivi rispettosi dell’ambiente, preservando al tempo stesso il lavoro e il know-how degli artigiani”. Per Lav , ”il futuro della moda sostenibile, etica, bella a prescindere che sia di lusso o meno, è senza materiali di origine animale. La pelliccia ormai appartiene al passato” e oggi le aziende della moda “non possono fare a meno di fare rientrare nei propri modelli di business i valori di rispetto per gli animali sempre più radicati nella società”.

Su 24zampe: Dolce&Gabbana non è il primo produttore a lasciare la pellicceria fuori dalle collezioni: già Armani, Gucci, Calvin Klein, Hugo Boss, Ralph Lauren, Furla, Versace, Micheal Kors, Jimmy Choo ,Valentino e altri hanno compiuto questo passo negli ultimi anni.