Gli scienziati hanno trovato tracce di cocaina negli squali selvatici al largo delle coste del Brasile, una scoperta che evidenzia i rischi per la vita marina derivanti dal traffico illegale di cocaina. Squali dal naso affilato brasiliani (Rhizoprionodon Terraenovae, nella foto) sono stati catturati da flotte di pescherecci al largo della costa dello stato di Rio de Janeiro, nel sudest del Brasile, tra settembre 2021 e agosto 2023. I 13 squali, tre maschi e 10 femmine, sono tutti risultati positivi alla cocaina, scrivono i ricercatori in uno studio pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment. La droga, insieme alla benzoilecgonina, il principale metabolita della cocaina, è stata trovata nel tessuto muscolare e nel fegato dei pesci. I ricercatori non sanno esattamente come gli squali siano entrati in contatto con la droga, ma sospettano che tracce di cocaina siano state probabilmente scaricate nella regione costiera attraverso le acque reflue nei fiumi e nei canali urbani.
LA DROGA ASSORBITA DALLE ACQUE REFLUE O DA CONFEZIONI ALLA DERIVA
Un’altra potenziale fonte di esposizione, secondo gli scienziati, sono le confezioni di cocaina alla deriva nell’acqua e non scoperte dai trafficanti di droga o dalle autorità , che rappresentano un rischio, se gli squali le mordono. E’ quello che è successo ad un altro grande predatore, Cocaine Bear, un orso nero di 500 libbre in Georgia, negli Usa, che ha avuto un’overdose di cocaina, che si ritiene sia stata gettata dall’aereo di un trafficante di droga. I resti scheletrici dell’orso furono scoperti nel 1985 dagli investigatori della Narcotici. La storia è stata vagamente tradotta in un film horror del 2023, in cui l’orso impazziva. In realtà , le autorità ritengono che probabilmente l’orso sia andato in overdose e sia morto rapidamente. (Adnkronos/Wp/Bloomberg)
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