Il dibattito avviato in questi giorni sugli orsi e sulla minaccia che la loro reintroduzione rappresenta per la comunità, “è anacronistico e rischia di trasformare la straordinaria storia di successo che ha visto la reintroduzione dell’orso nelle Alpi nell’ennesimo dibattito emotivo, dove i presupposti scientifici vengono inequivocabilmente dimenticati”, denuncia il Wwf Italia ricordando l’esistenza di un Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’Orso Bruno sulle Alpi Centro-Orientali (Pacobace), sottoscritto da tutti gli enti competenti, compresi il ministero dell’Ambiente e la Provincia Autonoma di Trento. Il capitolo 3 del Pacobace “Criteri e procedure d’azione nei confronti degli orsi problematici e d’intervento in situazioni critiche” richiama proprio il tema della sicurezza e dell’incolumità pubblica. “Il dibattito – sottolinea il Wwf – deve rimanere in questo perimetro preciso, scientificamente validato, senza introdurre nuove variabili quali il concetto aleatorio di `dannoso´ che genera incomprensioni anche per la mancanza di parametri certi ed oggettivi”. Il Wwf chiede pertanto che si rimanga ancorati al Pacobace, che aveva previsto possibili situazioni quali quelle che si sono recentemente verificate indicando una precisa catena di comando con interventi progressivi. (Kronos)