Trentino, ansiolitici agli orsi stressati dal recinto “inadeguato”

AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2020 IN CODA – M49, ANIMALISTI MANIFESTANO AL CASTELLER E DANNEGGIANO RECINZIONE

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AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2020 IN CODA – I VETERINARI TRENTINI CHIEDONO UN COMITATO ETICO

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AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2020 IN CODA – OIPA PRESENTA IN PROCURA ISTANZA DI SEQUESTRO DEL CASTELLER

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AGGIORNAMENTO DELLE 19.40 IN CODA – ENPA CHIEDERA’ IL SEQUESTRO DEL CASTELLER

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Nel recinto del Casteller in Trentino, dove sono rinchiusi tre orsi, il numero massimo consentito per la struttura, non sono garantite le “adeguate condizioni di benessere degli esemplari”. È la conclusione che Ispra ed i carabinieri del Cites traggono nella relazione stesa su nota del ministero dell’Ambiente dopo il sopralluogo effettuato il 14 settembre scorso e recuperata dai legali di Leal Lega AntiVIVIsezionista (Aggiornamento: il link alla relazione). L’area poco distante da Trento dove si trovano l’orso M49, 4 anni e mezzo, ribattezzato “Papillon” e celebre per le sue due fughe proprio dal recinto del Casteller, M57, l’esemplare di due anni e mezzo che la sera del 22 agosto ha aggredito il carabiniere di 24 anni Diego Balasso ad Andalo, e l’orsa DJ3, 17 anni e mezzo, che si trova nel recinto dal 2011 e dovrebbe essere spostata nell’area faunistica di Spormaggiore, “non è dotata di strutture che possano consentire un graduale adattamento alla nuova situazione ambientale”, si rileva nella relazione.

Un fermo immagine tratto da un video diffuso dalla Provincia di Trento mostra il recinto del Centro Casteller, a sud di Trento, in cui era stato rinchiuso l'orso M49 e dal quale ?? riuscito a scappare scavalcando un muro elettrificato, 15 luglio 2019. ANSA( US PROVINCIA DI TRENTO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

ANSIOLITICI AGLI ANIMALI PER RIDURNE LO STRESS

Al documento sono allegate le cartelle cliniche degli animali e le annotazioni con la firma del capo veterinario ed emerge che agli orsi era già stato somministrato un integratore con effetto inibitorio del sistema nervoso centrale per prevenire e controllare lo stato di stress. Ma il 10 settembre, due giorni dopo la cattura di M49, per la prima volta, la situazione richiede la somministrazione di un ansiolitico, perché l’orso “ha smesso di alimentarsi e scarica tutte le sue energie contro la saracinesca della tana. Reagisce in maniera nervosa alla presenza umana”. M57, invece, “si alimenta, ma ripete costantemente dei movimenti in maniera ritmata, prodromo di stereotipia. Presenta anche lesione cutanea nell’avambraccio sinistro, dovuto allo sfregamento. L’orsa DJ3, prosegue l’annotazione, “a causa della presenza e degli atteggiamenti degli altri due esemplari, spaventata, si è nascosta nel boschetto del recinto esterno e non torna in tana per alimentarsi. A questo si aggiunge l’imminente inizio lavori della costruzione delle gabbie di tana 2 e tana 3. “Vista la delicata situazione si decide di somministrare per la prima volta dalla loro detenzione al Casteller dell’alprazolam a M49 e M57 per ridurre lo stato di stress, finché si concluderanno i lavori di costruzioni delle gabbie”.

In una foto diffusa dalla provincia autonoma di Trento l'orso DJ3 nel recinto del Castellar, dal qualei l'orso 49 ?? fuggito scavalcando un recinto elettrificato, Trento, 16 luglio 2019. ANSA/ US PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO +++ NO SALES - EDITORIAL USE ONLY +++

“ALLIBITI” GLI ANIMALISTI CHE MINACCIANO DENUNCE

Gli animalisti si dicono “allibiti poiché il testo prova inconfutabilmente il grave maltrattamento che subiscono gli orsi M49, M57 e DJ3 presso la struttura”. Aidaa promette una denuncia nei confronti del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti (Lega) per maltrattamento di animali, così come Leal-Lega AntiVIVIsezionista – “prima e unica associazione a rivelare la relazione dei Carabinieri Cites, fino a poco prima secretata, grazie al lavoro del proprio ufficio legale – e Salviamo gli orsi della luna. Anche l’Oipa (organizzazione internazionale protezione animale), che parla di “inadeguate condizioni di cattività”, annuncia una denuncia, mentre la Lav-Lega anti vivisezione chiede un intervento del ministro dell’Ambiente Sergio Costa a tutela degli orsi trentini e annuncia, anche lei, una denuncia per maltrattamento di animali contro i responsabili del trattamento riservato agli orsi detenuti. Nel documento di Ispra e Cites si ritiene che “tenuto conto delle dimensioni e la struttura del recinto Casteller, pur con gli adeguamenti programmati, la prevista cattura e captivazione di ulteriori tre individui metterebbe in difficoltà l’intero sistema di gestione”. Il riferimento è alle tre ordinanze emesse da Fugatti per la cattura e la captivazione di altrettanti individui ritenuti problematici, tra cui JJ4, ed è lo stesso Servizio foreste e fauna della Provincia – si legge nella relazione – a ritenere “ineludibile aumentare la ricettività dell’area faunistica in questione”. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DELLE 19.40 – ENPA CHIEDERA’ IL SEQUESTRO DEL CASTELLER

L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha annunciato l’intenzione di presentare denuncia per maltrattamenti di animali per le condizioni di cattività degli orsi in località Casteller, a Trento. L’ente – a quanto emerge da un comunicato – chiederà inoltre il sequestro della struttura, ritenuta non “idonea a ospitare qualsiasi tipo di animale”. La decisione dell’associazione segue il sopralluogo effettuato dai carabinieri del servizio Cites, dagli operatori dell’Ispra e dai veterinari su indicazione del ministro dell’ambiente Sergio Costa. “Quello che è emerso è inquietante: non solo si tratta di una reclusione, ma qui siamo lontanissimi anche dai parametri minimi di benessere degli animali per la ridicola dimensione degli spazi, la convivenza forzata e l’alienazione”, scrivono i portavoce dell’Enpa.

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AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2020 – OIPA PRESENTA IN PROCURA ISTANZA DI SEQUESTRO DEL CASTELLER

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) ha presentato alla Procura della Repubblica di Trento istanza di sequestro preventivo del Centro faunistico della Provincia Autonoma di Trento per inidoneità della struttura a ospitare gli orsi attualmente detenuti, e gli altri che si prevede di catturare. L’associazione si riserva inoltre di presentarsi in giudizio anche come parte civile: “La nostra richiesta vuole scongiurare l’ipotesi di ulteriori catture e reclusioni di plantigradi, date le ordinanze di captivazione permanente emanate dal presidente della Pat l’11 e il 27 agosto scorso, e chiede la liberazione di tre orsi attualmente detenuti nelle cosiddette ‘tane’: cubicoli di cemento di pochi metri quadrati”.

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AGGIORNAMENTO DEL 5 OTTOBRE 2020 – I VETERINARI TRENTINI CHIEDONO UN COMITATO ETICO
In merito alla vicenda dei tre orsi tenuti in cattività al Casteller, con denuncia di maltrattamento di animale presentata da diverse associazioni animaliste contro la Provincia di Trento, l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Trento “ribadisce la necessità di istituire nel breve termine un Comitato etico provinciale, in grado di ‘indirizzare’ la gestione orsi nel massimo rispetto delle loro caratteristiche etologiche”. “L’Ordine – prosegue in una nota – si rende disponibile, come già attuato con il ‘tavolo della Zootecnica’, a fornire il supporto necessario e ricorda che, per definizione, i componenti di un Comitato etico, non percependo alcun rimborso, sono in grado di mantenere a pieno titolo l’autonomia del proprio parere”.

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AGGIORNAMENTO DEL 18 OTTOBRE 2020 – M49, ANIMALISTI MANIFESTANO AL CASTELLER E DANNEGGIANO RECINZIONE

Un folto gruppo di animalisti hanno manifestato davanti al recinto degli orsi del Casteller a Trento. Alcuni manifestanti hanno danneggiato una recinzione esterna, altri si sono incatenati all’ingresso. In una nota gli animalisti contestano la detenzione di M49-Papillon, M57 e DJ3 “in condizioni psicofische inaccettabili dalla Provincia di Trento per l’unica colpa di essere orsi e di essersi comportati come tali. Il progetto Life Ursus è fallimentare e indice dei limiti e dell’ipocrisia dell’impostazione antropocentrica della classe politica trentina nella gestione della convivenza con altre specie”. “Questo è solo l’inizio e non ci fermeremo fino a quando gli orsi ingiustamente detenuti non torneranno a godere degli spazi che a loro appartengono”, conclude la nota.

  • Dario |

    Gli innocenti dentro i colpevoli fuori…
    He! Ma…sono esseri umani eh!

  • Dario |

    Gli innocenti dentro i colpevoli fuori…
    He! Ma…sono esseri umani eh!

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