Catturato l’orso M49, protagonista di due fughe in un anno dal recinto del Casteller, l’ultima a fine luglio. Lo rende noto il Corpo forestale del Trentino precisando che l’operazione è stata portata a termine nella zona del Lagorai, dove l’animale si trovava nell’ultimo periodo, mediante una trappola a tubo già utilizzata in passato per lo stesso esemplare. Il 21 agosto l’orso in fuga aveva perso il radiocollare rendendosi così più difficilmente rintracciabile. Per Enpa la cattura rappresenta l’“atto estremo di una ignobile persecuzione”. L’associazione animalista chiede “subito l’intervento” del ministro dell’Ambiente Sergio Costa perche “è ormai irrinunciabile e non più rimandabile la mano dello Stato sul prezioso patrimonio di fauna del nostro Paese” mentre per la Coldiretti “la cattura fa tirare un sospiro di sollievo a chi vive la montagna e si sente indifeso di fronte ai pericoli di un esemplare del quale è stata scientificamente accertata l’aggressività , responsabile da solo del 30% dei danni provocati dagli orsi presenti in Trentino”. Una posizione non certo condivisa da Lav, che dice “basta all’accanimento su M49” e chiede invece che sia rimesso in libertà , come anche il Wwf. Per gli Animalisti italiani è “incommentabile” il modus operandi della Provincia di Trento, “solo un esempio del triste ed ignobile accanimento, peraltro inutile, verso gli orsi. Siamo stanchi del gioco all’inseguimento”, dicono. Anche per Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, M49 “non si è mai reso protagonista di episodi di avvicinamento o attacchi a persone. È solo reo di aver fatto l’orso, danneggiando allevamenti, apiari o frutteti”. Oipa ribadisce la necessità di una diversa gestione dei grandi mammiferi in Trentino e, in particolare, del Progetto Life Ursus e la delegata di Trento, Ornella Dorigatti, entra in sciopero della fame per protesta.
AGGIORNAMENTO DELL’8 SETTEMBRE 2020
L’orso M49, catturato ieri sul Lagorai, in Trentino, sta bene, assicurano gli esperti. L’animale, rinchiuso nel centro faunistico del Casteller, ora svolgerà un percorso di adattamento analogo a quello condotto la scorsa primavera. “Per il recinto si punterà su un contenimento di natura fisica e con ogni probabilità elimineremo la parte di elettrificazione”, precisa il dirigente provinciale Romano Masè. Il Casteller ha sicuramente bisogno di adeguamenti, dal momento che ha già visto fuggire M49 per due volte. Soddisfazione per la cattura è stata espressa dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. “Ho informato il ministro Costa e nei prossimi giorni ci saranno interlocuzioni. Per noi la cattura pone fine alla fuga dell’orso”. “Se dal ministro arriveranno proposte per trasferire uno o più esemplari le valuteremo, ma al momento abbiamo comunque bisogno di organizzarci per avere più spazi. Se dovesse essere presa Jj4 troveremo il modo di inserire anche lei al Casteller”, ha aggiunto Fugatti. E a proposito di Jj4, l’orsa protagonista di un incontro ravvicinato con padre e figlio finito con il loro ferimento, le associazioni animaliste Opia ed Enpa hanno annunciato l’impugnazione dell’ordinanza di cattura emessa l’11 agosto dallo stesso Fugatti. Questo dopo che il Tar il 31 luglio aveva sospeso l’efficacia della precedente ordinanza di abbattimento. Insomma, la vicenda degli orsi del Trentino, che continua a suscitare le aspre critiche degli animalisti contro la Provincia, non è per nulla chiusa.