Il Piemonte si candida a diventare polo d’eccellenza per la ricerca nel settore dell’allevamento degli insetti, di alto interesse per imprese agricole, tessili e agroindustriali. Lo rivela lo Studio di fattibilità Bomb-Hi, finanziato dall’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte. “L’argomento – spiega Renato Bortolussi, capofila delle aziende partecipanti – è il cibo proteico, che mancherà presto perché siamo in troppi sul pianeta”. Il progetto prevede l’allevamento di due tipi di insetti, l’Hermetia Illucens, che si ciba di scarti organici trasformandoli in farina proteica (per ora usata in Europa solo come cibo animali) e il Baco da Seta (nella foto Afp, un cioccolatino confezionato a Villers-les-Nancy, in Francia, da Sylvain Musquar).
“Siamo tra gli ultimi paesi altamente sviluppati – continua Bertolussi – ad avvicinarci a questo tema, per via della storica pigrizia italiana nella ricerca, ma non c’è più tempo da perdere. In molti paesi il cibo così prodotto già si usa per alimentare gli animali, e presto si passerà all’alimentazione umana”. “Si vuole guardare al futuro recuperando la tradizione agricola e tessile – dice l’assessore regionale all’Agricoltura, Giorgio Ferrero -. L’allevamento del baco da seta potrebbe diventare un tassello per il rilancio della produzione di seta, abbandonata in Italia dal dopoguerra. Entrambi gli allevamenti produrrebbero notevoli fatturati, consentendo anche il riciclo di scarti organici”.