Un altro iscritto al partito del “no fur”. Anche il produttore di borse “O bag”, in accordo con la Fur Free Alliance, comunica il suo impegno alla totale abolizione dell’uso di pellicce animali dai suoi prodotti. La collezione autunnale di O bag, infatti, si annuncia con una novità davvero importante: l’abbandono della pelliccia vera a favore di eco pelliccia di alta qualità, che d’ora in avanti sarà utilizzata per creare i bordi intercambiabili delle borse O bag, le sacche interne delle O basket e le pattine intercambiabili delle tracolle O pocket (nella foto). “A partire dalla stagione autunno inverno 2016/2017 – spiega Michele Zanella, Direttore Generale di Full Spot – le collezioni O bag saranno fur-free. Questo passo per la nostra azienda è importantissimo e vuole testimoniare un impegno concreto a favore del rispetto degli animali. La nostra è una scelta nata da un’esigenza di una parte della nostra clientela che, pur amando molto la nostra borsa, non condivideva l’utilizzo di certi materiali. Abbiamo ascoltato il cliente, perché è il nostro interlocutore imprescindibile. Il successo di O bag deriva proprio dal passaparola, dall’esperienza personale condivisa e dall’interazione con il nostro pubblico”. Tramite la Lav, la Lega antivivisezionista, O bag ha sottoscritto il protocollo della Fur Free Alliance, coalizione internazionale di oltre 40 organizzazioni che lavorano per porre fine allo sfruttamento e uccisione di animali per la loro pelliccia, impegnandosi a non utilizzare più alcun tipo di pelliccia animale nelle proprie collezioni. La rinuncia alle pellicce interessa anche quelle derivanti dalla filiera alimentare, come per esempio quelle di coniglio. Di recente abbiamo scritto (qui) su 24zampe di una zona commerciale nel cuore di Amsterdam, famosa per lo shopping, che ha compiuto un grande cambiamento diventando la prima via dello shopping in Europa fur-free. Acquisti sì, ma mai più di pelli né di pellicce. Inoltre, la tendenza animal friendly prende sempre più piede, con grandi marchi che scelgono di aderire all’International Fur Free Retailer Program: da un gigante della moda come Armani passando American Appareal, Asos, Geox, H&M, Zara, Zalando, solo per citarne alcuni. Una menzione speciale la merita Elisabetta Franchi, decana degli stilisti animalisti.