Amsterdam, nasce la prima via della moda “animal friendly” in Ue: niente pelli e pellicce

C’è una zona, nel cuore di Amsterdam, famosa per lo shopping; un quartiere nato nel XVII secolo proprio sulla spinta del fiorire delle attività commerciali e le cui vie portano i nomi degli artigiani che vi lavoravano, soprattutto pelli e pellicce. Questa area compresa tra Prinsengracht, Keizersgracht, Herengracht e Singel, qui la chiamano “De Negen Straatjes” (ovvero, “le 9 stradine”), e una di loro ha compiuto quello che gli animalisti salutano come il più grande cambiamento che ha interessato l’area dal XVII secolo a oggi: Hartenstraat, con i suoi negozi, è diventata la prima via dello shopping in Europa “fur-free”. Acquisti sì, ma mai più di pelli né di pellicce. La trasformazione è il risultato del lavoro dell’associazione animalista olandese Bont voor Dieren che ha coinvolto gli imprenditori di Hartenstraat con l’obiettivo di eliminare le pellicce. Il risultato è stato che tutti i 19 negozi hanno scelto di intraprendere la strada dello shopping fur-free. E per sottolinearlo, accanto alla targa che riporta il nome della strada ora ce n’è un’altra con la scritta “Bontvrije winkelstraat”: shopping fur-free. In questa strada, dunque, via libera all’acquisto di capi di abbigliamento e accessori “animal-friendly” in tutti i negozi, da Fred Perry a Karl Lagerfeld, da Timberland a Cos. Amsterdam a parte, qualcosa nel mondo della moda si sta muovendo e la tendenza animal friendly prende sempre più piede con grandi marchi che scelgono di aderire all’International Fur Free Retailer Program: da un gigante della moda come Armani passando  American Appareal, Asos, Geox, H&M, Zara, Zalando, solo per citarne alcuni. Una menzione speciale la merita Elisabetta Franchi, la decana degli stilisti animalisti. Nei mesi scorsi, ha fatto rumore la vicenda di Jane Birkin e Hermès: in seguito alla pubblicazione da parte di Peta di un video che mostrava i maltrattamenti ai coccodrilli, l’attrice ha chiesto alla casa francese di non associare più il suo nome a quello della celebre borsa. Una volta chiarito, la “protesta” è rientrata. Ne abbiamo scritto qui su 24zampe. Un altro video di Peta di qualche mese fa acceso un faro sulla lavorazione della pelle di struzzo utilizzata da molti marchi di alta moda. Ne abbiamo scritto qui. (nelle foto tratte da Fur free alliance, l’attrice olandese Georgina Verbaan e Laurens Ivens di Animal Welfare all’inaugurazione, sopra, e l’insegna della via, sotto).

8_FurFreeStreet_Hartenstraat

  • paola ciarelli |

    E’ UN’OTTIMA INIZIATIVA, LA STAMPA DOVREBBE SOSTENERLA E AMPLIFICARLA AL MASSIMO. ORAMAI CI SONO MATERIALI SINTETICI CON OTTIME CARATTERISTICHE SIA DI QUALITA CHE DI ESTETICA. BISOGNA PREMERE PERCHè TUTTI EVOLVANO VERSO UN CONCETTO GENERALE DI CIVILTà MENO VIOLENTA POSSIBILE.

  • paola ciarelli |

    E’ UN’OTTIMA INIZIATIVA, LA STAMPA DOVREBBE SOSTENERLA E AMPLIFICARLA AL MASSIMO. ORAMAI CI SONO MATERIALI SINTETICI CON OTTIME CARATTERISTICHE SIA DI QUALITA CHE DI ESTETICA. BISOGNA PREMERE PERCHè TUTTI EVOLVANO VERSO UN CONCETTO GENERALE DI CIVILTà MENO VIOLENTA POSSIBILE.

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