AGGIORNAMENTO DEL 23 MARZO 2023 – FIRMATI I DECRETI PER LA VENDITA DI FARINE D’INSETTI
“Oggi firmati 4 decreti che riguardano 4 diverse farine derivanti da insetti, ovvero cibi non tradizionalmente presenti nell’alimentazione. Ci si può nutrire di quello che più si ritiene idoneo” ma “per quanto riguarda la farina di grillo, locusta migratoria, verme della farina e larva gilla, pensiamo serva un’etichettatura che specifichi in modo puntuale e visibile quali prodotti hanno derivazione da questi insetti”. Lo ha annunciato il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida in una conferenza stampa congiunta insieme al ministro del made in Italy, Adolfo Urso, e della Salute Orazio Schillaci. (Ansa)
+++
POST DEL 13 FEBBRAIO 2023
Un terzo insetto arriva sulle nostre tavole. La Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione del grillo domestico (Acheta domesticus) come ‘nuovo alimento’ nell’Ue. L’ortottero, finora utilizzato come mangime per animali domestici (specie i rettili insettivori, perché è facile da allevare, è molto proteico e poco grasso), viene autorizzato come cibo per gli esseri umani dopo la locusta migratoria, che ha avuto il via libera nel novembre 2021, e la tarma della farina (Tenebrio molitor), autorizzata nel luglio 2021. I grilli, per chi vorrà mangiarli, saranno disponibili interi, congelati o essiccati, o in polvere. L’autorizzazione è stata appoggiata dagli Stati membri l’8 dicembre scorso nel comitato apposito, dopo che l’Efsa, Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha valutato che il consumo dell’insetto, secondo l’uso proposto dalla compagnia che ha avanzato la richiesta, è sicuro.
ALTRE NOVE AUTORIZZAZIONI PRONTE SUL TAVOLO DELL’EFSA
I prodotti contenenti grilli verranno etichettati in modo appropriato, anche per evitare reazioni allergiche. Secondo la strategia Farm to Fork, gli insetti costituiscono una fonte di proteine alternativa, che potrebbe aiutare a passare ad un sistema alimentare “più sostenibile”, secondo la Commissione. Ovviamente, specifica l’esecutivo, sta al consumatore “decidere se vuole mangiare insetti o no”. Le critiche alla decisione non sono mancate, con un sondaggio Coldiretti/Ixè che bolla la novità come “estranea alla cultura alimentare nazionale”. L’Efsa sta valutando ulteriori 9 richieste di autorizzazione alla commercializzazione che riguardano insetti. Questi invertebrati rappresentano una nicchia molto piccola nel mercato alimentare europeo, che per motivi culturali non è avvezzo a questo tipo di cibo, consumato in altre parti del mondo.