AGGIORNAMENTO DEL 19 GIUGNO 2019 IN CODA – ANIMALISTI: NO A DIRETTA RAI DEL PALIO
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Il fantino plurivittorioso al Palio di Siena Luigi Bruschelli, detto Trecciolino, è stato condannato a 4 anni e 10 mesi per falso in atto pubblico ma è stato assolto dall’accusa di maltrattamento di animali. E’ la sentenza del giudice del tribunale di Siena Luciano Costantini dopo oltre un’ora e mezzo di camera di consiglio. Condannato per lo stesso reato anche il veterinario Mauro Benedetti a 2 anni e 7 mesi. Assolti invece i fantini Enrico Bruschelli, detto Bellocchio, e Sebastiano Murtas, detto Grandine. Il pm Sara Faina, aveva chiesto 5 anni e 10 mesi per Luigi Bruschelli, 3 anni e 3 mesi per il figlio Enrico, 3 anni e 15 giorni per Murtas e 3 anni e 2 mesi per il veterinario. L’inchiesta era partita nel 2015: secondo l’accusa i quattro hanno sostituito i microchip a 2 cavalli per “taroccarli” e farli passare da mezzosangue al fine di eludere il regolamento sull’iscrizione degli animali all’albo del Comune di Siena che dà accesso al Palio. I due cavalli non hanno comunque mai partecipato al Palio di Siena. Bruschelli e il veterinario sono stati anche condannati al risarcimento delle parti civili, diverse associazioni animaliste e il Comune di Siena, costituitosi solo per il reato per cui i 2 imputati sono stati condannati. Trecciolino è stato anche interdetto dai pubblici uffici per 5 anni.
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AGGIORNAMENTO DEL 19 GIUGNO 2019 – ANIMALISTI: NO A DIRETTA RAI DEL PALIO
“Cavalli sostituiti e trattati come macchine per correre: in attesa delle motivazioni, il quadro che emerge dal processo di Siena sugli equini scambiati al Palio manda in frantumi la ‘favola’ degli animali amati e tutelati come fossero contradaioli a quattro zampe”. Così in una nota congiunta le associazioni Enpa e Leidaa, parti civili con l’avvocato Claudia Ricci al processo che ieri a Siena ha condannato “a vario titolo per falso, in parziale accoglimento delle richieste del pm Sara Faina, a 4 anni e 10 mesi di reclusione, a 5 anni di interdizione dai pubblici uffici e al risarcimento dei danni il fantino Luigi Bruschelli detto Trecciolino e a 2 anni e 7 mesi il veterinario Mauro Benedetti”. Le due associazioni tornano a chiedere che il Palio “non trovi spazio sulle reti Rai”. Una presa di posizione in questo senso è arrivata nei mesi scorsi dal consigliere Rai Riccardo Laganà. Di “una verità processuale clamorosa, una battaglia giudiziaria senza precedenti, condotta da Lav a difesa dei cavalli e per fare luce su ‘trucchetti’ inquietanti avvenuti sulla pelle dei cavalli” parla poi la Lav secondo la quale “sarebbe stato importante ottenere la confisca obbligatoria dei cavalli coinvolti: un principio di civiltà giuridica che garantisce la reale tutela degli animali coinvolti”.