Si sta diffondendo in queste ore la notizia di un bando al consumo di carne di cane emesso dalle autorità cinesi per fermare lo Yulin festival, famigerata “sagra” che si tiene nella città cinese dello Guangxi nella seconda metà di giugno dove i cani vengono macellati e consumati in strada. Ma la Bbc, qui, riporta che alcuni venditori con cui ha preso contatto avrebbero smentito l’esistenza del divieto. Il consumo di carne di cane nel paese non è vietato ma l’occasione dello Yulin festival attira numerosissime critiche da ogni parte del mondo, Cina compresa, per l’opposizione degli attivisti internazionali e per il fatto che i cani da macellare sarebbero spesso animali domestici o cani da lavoro rubati ai proprietari. Se da una parte, dunque, gli attivisti animalisti cantano vittoria, dall’altra gli operatori locali del settore della ristorazione a base di carne canina sono perplessi. “Perchè la carne di cane dovrebbe essere diversa dalle altre carni?”, chiede un noto ristoratore specializzato di Yulin al giornalista Bbc che lo contatta per commentare il presunto bando. Per le associazioni internazionali, al momento, non tutti sono stati ancora avvisati del cambiamento. Un’attivista cinese anti-Yulin ha detto di aver sentito la novità ma non ha saputo identificare la fonte. Lo scorso anno le autorità avevano vietato, durante lo svolgimento del festival, l’uccisione degli animali all’aperto. La Bbc riporta, infine, un’annotazione economica. Il festival rappresenta, per Yulin, il maggior evento turistico dell’anno: vietarlo equivarrebbe a mettere in ginocchio l’economia dell’intera città.
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