La Spezia, secondo gli attivisti i 9 cinghiali saranno uccisi lunedì

AGGIORNAMENTO DEL 26 AGOSTO 2022 – COMPLETATO IL TRASFERIMENTO DEI CINGHIALI

Si è concluso nel pomeriggio il trasferimento dei cinghiali dal parco della Maggiolina della Spezia alla zona individuata come loro destinazione, a Riccò del Golfo. Gli ungulati si trovano all’interno di un’area privata boschiva di 2380 metri quadrati, recintata, adibita in passato all’addestramento dei cani, dove saranno monitorati da personale della Asl5 in attesa dell’esito delle analisi per escludere il contagio da peste suina o la presenza di altre malattie. Uno dei cuccioli, non ancora sottoposto a sedazione, non ce l’ha fatta per cause in fase di accertamento. “Riteniamo che l’operazione nel suo complesso sia andata a buon fine: gli altri esemplari – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – sono arrivati a destinazione, in quest’area privata messa generosamente a disposizione dal proprietario. Non dobbiamo dimenticare l’eccezionalità della soluzione individuata, frutto della collaborazione tra tutti i soggetti coinvolti e resa possibile dal fatto che lo spezzino non rientra in alcuna delle zone oggetto di restrizioni per l’emergenza peste suina. In questo modo abbiamo traguardato il duplice obiettivo di tutelare questi animali e, una volta sanificato, di restituire presto il parco della Maggiolina alla collettività”. “Sono orgoglioso del nostro concittadino – aggiunge il sindaco di Riccò del Golfo – che si è messo a disposizione della collettività, permettendo, grazie al suo gesto, sia ai bambini di rientrare nel parco della Maggiolina sia a questi cinghiali di tornare a vivere in un’area boschiva”. Ad effettuare il trasferimento è stato il personale del Nucleo Faunistico Venatorio della Regione Liguria in collaborazione con il servizio veterinario di Asl5. (LaPresse)

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AGGIORNAMENTO DEL 23 AGOSTO 2022 – I CINGHIALI SARANNO TRASFERITI “IN ZONA CONGRUA”

“I cinghiali del parco della Maggiolina alla Spezia saranno prelevati in sicurezza dal Nucleo Faunistico Venatorio della Regione Liguria e trasportati in un’area idonea che verrà individuata nelle prossime 24-48 ore. Lì trascorreranno un periodo ritenuto congruo per escludere il contagio da peste suina o da altre malattie. Tutte le operazioni si svolgeranno sotto stretto controllo della Asl5”. Così il governatore Giovanni Toti annuncia la decisione assunta al termine della riunione che si è svolta alla Spezia con, tra gli altri, il sottosegretario alla Salute Costa, del sindaco della Spezia Peracchini, del dg della Asl5 Paolo Cavagnaro, del direttore dell’Istituto Zooprofilattico di Liguria Piemonte e Valle d’Aosta e commissario per l’emergenza peste suina Angelo Ferrari ed esponenti della Lav. Al trasferimento parteciperà anche un veterinario della Lav. “Si tratta di una soluzione eccezionale frutto di confronto costruttivo – aggiunge Toti – e resa possibile dal fatto che lo spezzino non rientra nelle zone oggetto di restrizioni dovute alla peste suina. Possiamo traguardare l’obiettivo di tutelare gli animali e restituire il parco agli spezzini. Il parco sarà sanificato dalla Asl5 prima della riapertura”. “Mi sono esposto dal primo giorno con la mia ordinanza di non abbattimento – aggiunge Peracchini – e dopo 16 giorni ecco la buona notizia. Abbiamo vinto una battaglia di civiltà evitando una mattanza in pieno centro, grazie a quell’ordinanza, alla sensibilità dei cittadini e a quella delle Istituzioni. Penso che la mia ordinanza abbia fatto scuola e sancito un principio: fare sempre tutto ciò che è in nostro potere per la salvaguardia della vita, anche quella animale”. “Si procederà al trasferimento – ha detto Ferrari – in un’area sotto lo stretto controllo della Asl5: è importante effettuare tutte le verifiche necessarie anche a garanzia della salute degli ungulati e delle persone. La peste suina non si trasmette agli uomini ma i cinghiali possono essere affetti da altre malattie trasmissibili all’uomo”. “Al di là delle decisioni prese – fanno sapere gli attivisti animalisti dal primo giorno di questa “crisi” presidiano il Maggiolina -, non abbandoneremo il presidio del parco fino a quando i nove cinghiali saranno al sicuro nella loro nuova casa che dovrà essere necessariamente un rifugio”. “Aspettiamo i dettagli sul trasferimento: vigileremo affinché l’area di trasferimento sia realmente un luogo sicuro per i cinghiali e che i controlli sul loro stato di salute vengano eseguiti nel modo meno invasivo possibile. La sedazione, infatti, resta una procedura molto pericolosa per la vita delle madri e dei loro cuccioli”. (Post aggiornato alle 21 con la posizione degli attivisti)

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AGGIORNAMENTO DEL 23 AGOSTO 2022 IN CODA – LAV: SALVI I CINGHIALI DI LA SPEZIA, NESSUNA UCCISIONE

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AGGIORNAMENTO DEL 22 AGOSTO 2022 – MARTEDI’ RIUNIONE CON ENTI E ASL

Si svolgerà domani pomeriggio alla Spezia la riunione convocata dal presidente di Regione Liguria Giovanni Toti con il sindaco della città Peracchini, il Dipartimento Agricoltura regionale e Asl 5 per valutare le possibili soluzioni al caso dei cinghiali nel parco della Maggiolina. Gli ungulati, 9 in tutto, si trovano da giorni all’interno del parco spezzino: erano stati convogliati all’interno della struttura per evitare danni a passanti o al quartiere dopo essere stati trovati in area urbana, in attesa delle decisioni su un’eventuale sedazione e trasporto nel loro habitat.

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AGGIORNAMENTO DEL 22 AGOSTO 2022 IN CODA – OIPA: TOTI RASSICURA, I CINGHIALI DEL PARCO MAGGIOLINA NON SARANNO ABBATTUTI

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POST DEL 20 AGOSTO 2022

Secondo le associazioni e gli attivisti che da 13 giorni presidiano i cancelli del Parco della Maggiolina alla Spezia, dove sono imprigionati nove cinghiali, due mamme e sette cuccioli, gli animali saranno uccisi lunedì mattina. Per questo, spiegano in una nota, lanciano un appello alla mobilitazione per impedire le uccisioni. “La notizia, trapelata da fonti certe, sembra non lasciare più spazio alle trattative istituzionali che le associazioni avevano intavolato con Comune e Regione” dicono. “Non c’è più tempo per sperare in un ripensamento delle istituzioni. La ASL vuole prelevare i cinghiali lunedi mattina all’alba, per questo abbiamo bisogno di persone qui: chiediamo a tutti coloro che hanno mostrato solidarietà e si sono attivati per la liberazione dei cinghiali di accorrere subito a La Spezia per fare da scudo e opporsi a questa ingiustizia”.

“LE ISTITUZIONI SORDE ALLE RICHIESTE DELLA CITTADINANZA”

Sul tavolo delle istituzioni, ormai da giorni, c’è la disponibilità ufficiale – presentata dalle associazioni – del rifugio dell’etologo Francesco De Giorgio, in provincia di Imperia. Qui si potranno effettuare sugli animali le analisi per la peste suina africana (Psa); inoltre il rifugio, insieme alle associazioni, ha dato disponibilità a mantenerli e a sterilizzarli. La Pec con la proposta ufficiale risulta correttamente inviata tramite la Lav ma le istituzioni al momento negano di averla ricevuta”. “La sordità delle istituzioni alla richieste della cittadinanza non ci lasciano alternative: non ci resta che fare barriera con i nostri corpi”, concludono gli attivisti. “La peste suina non può essere usata come pretesto per abbattere individui sani, in quarantena da 13 giorni, che nel rifugio del biologo Francesco De Giorgio verrebbero comunque analizzati per garantire tutti i protocolli di sicurezza richiesti dalle autorità”. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 22 AGOSTO 2022 – OIPA: TOTI RASSICURA, I CINGHIALI DEL PARCO MAGGIOLINA NON SARANNO ABBATTUTI

Comunicato stampa Oipa del 21 agosto 2022

OIPA: «BENE LE ASSICURAZIONI DI TOTI, CHIEDIAMO DI ESSERE RICEVUTI, COME CHIESTO DA GIORNI. NOSTRE PEC IGNORATE»

Tutte le motivazioni per cui l’eventuale abbattimento potrebbe essere considerato illegittimo

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), presente sin dal primo giorno al presidio per la salvezza dei nove cinghiali chiusi da 13 giorni nel Parco della Maggiolina a La Spezia (due femmine e sette cuccioli), accoglie con soddisfazione la dichiarazione del presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il quale assicura che gli animali non stanno per essere uccisi.  Al contempo, l’associazione comunica di attendere ancora una risposta dal presidente Toti e dal suo assessore Alessandro Piana alla richiesta, inviata via Pec il 16 agosto, di essere ascoltata sulla vicenda. Per la salvezza dei cinghiali, l’Oipa si è rivolta al presidente Toti e alla Sezione Faunistica della Polizia provinciale di La Spezia con una lettera inviata 10 agosto scorso e all’Ispra con una richiesta d’accesso agli atti il 19 agosto per avere l’intero parere in cui dichiara – come si legge da fonti di stampa – di essere a favore “dell’immediata cattura degli esemplari” e della “loro successiva traslocazione esclusivamente presso strutture autorizzate per la macellazione”. «Nessuno ha risposto alle nostre richieste, tutte inviate via Pec», dichiara Alessandro Piacenza, responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa. «Ricordiamo che La Spezia non è in zona rossa per la Psa: sono coinvolte altre province della Liguria anche lontane, quindi viene meno uno dei due motivi indicati da Ispra almeno da quanto si legge nelle anticipazioni del parere pubblicate dalla stampa, motivo che viene meno anche perché il rifugio dell’etologo Francesco De Giorgi a Imperia si è reso disponibile da molti giorni a prendere in carico gli animali. Ricordiamo infine che la legge n. 157/92 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio nell’articolo 19 comma 2 fissa che “Le Regioni, per la migliore gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche, provvedono al controllo delle specie di fauna selvatica anche nelle zone vietate alla caccia. Tale controllo, esercitato selettivamente, viene praticato di norma mediante l’utilizzo di metodi ecologici su parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica”. Qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei tali metodi, le Regioni possono autorizzare piani di abbattimento, ma non è questo il caso dei nove cinghiali chiusi nel Parco Maggiolina». L’Oipa torna a chiedere un incontro urgente con le autorità che decideranno della vita o della morte dei cinghiali invitandole a riflettere sul Trattato di Lisbona che all’articolo 13 riconosce gli animali come esseri senzienti e sulla Costituzione italiana che, nei principi fondamentali, all’articolo 9 comma 3 espressamente “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”. L’Oipa ricorda infine il sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, con una propria ordinanza vieta espressamente l’abbattimento dei cinghiali e che la scelta di abbatterli e soprattutto l’atto amministrativo che lo disporrà potrebbe essere considerato “eccessivamente discrezionale” dall’autorità giudiziaria amministrativa che l’associazione valuterà di adire.

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AGGIORNAMENTO DEL 23 AGOSTO 2022 – LAV: SALVI I CINGHIALI DI LA SPEZIA, NESSUNA UCCISIONE

Comunicato Stampa LAV 23 agosto 2022 

Un incontro proficuo, che ha messo in salvo i cinghiali rinchiusi nel parco della Maggiolina a La Spezia e che segna un cambio di rotta nella gestione di situazioni analoghe. La LAV ha incontrato nel tardo pomeriggio il Presidente della Liguria Giovanni Toti, il Commissario straordinario alla PSA Angelo Ferrari e la ASL di competenza. L’incontro ha messo nero su bianco la volontà del Presidente Toti, del Sindaco de La Spezia Pierluigi Peracchini di concerto con il commissario Ferrari, la decisione di non voler uccidere i cinghiali ma di attivare un trasferimento entro questa settimana della famiglia di suidi verso un rifugio in provincia de La Spezia. Grazie a questa decisione, verrà garantita una vita dignitosa e libera a questi animali. Il procedimento verrà attivato di concerto e in collaborazione con la LAV. “Siamo soddisfatti di come si è risolta la situazione: tutte e tutti i volontari, le associazioni da tutta Italia che hanno vigilato sulla vita di questi animali hanno contribuito ad un esito positivo. Le istituzioni hanno saputo ascoltare e decidere per il bene di tutti” ha dichiarato Massimo Vitturi, Responsabile Animali Selvatici LAV a chiusura dell’incontro in Regione.  


Su 24zampe: Tar Lazio, gli animali della Sfattoria “salvi” almeno fino a 12 settembre

 

  • Elisabetta curotti |

    Sono inutili questi abbattimenti..
    Elisabetta Curotti,medico veterinario

  • Elisabetta curotti |

    È ora di finirla con queste inutili mattanze.
    Elisabetta Curotti,medico veterinario

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