Una marea nera spaventa la California, pesci e uccelli morti

Una marea nera spaventa la California. La perdita di petrolio da un oleodotto a largo delle coste dell’Orange County riversa in mare quasi 572mila litri di greggio, creando una grande macchia nera da 33,6 chilometri quadrati che continua a crescere con il passare delle ore. Il timore, affermano preoccupate le autorità dell’area, è che l’incidente di trasformi in un “disastro ecologico”. Pesci e uccelli morti iniziano a intravedersi sulle spiagge fra Newport Beach e Huntington Beach, dove la terza giornata del Pacific Airshow è stata cancellata per consentire la pulizia delle spiagge e il salvataggio di animali. Il California Department of Fish and Wildlife – aggiornamento delle 11.50 – ha ordinato la chiusura dell’attività di pesca in tutta l’area. La chiusura si estende da Huntington Beach a Dana Point per le aree costiere e fino a sei miglia al largo. Non è chiaro cosa abbia causato la fuga di petrolio che, nonostante gli interventi, non è ancora stata del tutto fermata – aggiornamento delle 11.50: la perdita di greggio è stata fermata nella notte italiana-. Il greggio starebbe fuoriuscendo dalla Piattaforma Elly, operata da Beta Offshore, localizzata in acque federali e installata nel marzo del 1980.

GLI AMBIENTALISTI CHIEDONO DI ABBANDONARE I COMBUSTIBILI FOSSILI

“Chiediamo a tutti di stare lontano dall’acqua” del mare, afferma Kim Carr, il sindaco di Huntington Beach, che ha deciso la chiusura di alcune aree dell’arsenale per favorire la pulizia e tenere al sicuro gli abitanti dalla “tossicità creata dalla fuga di petrolio”. Gli ambientalisti cavalcano l’incidente per chiedere con forza che la California dica addio ai combustibili fossili e si orienti all’energia rinnovabile. La fuoriuscita “ci ricorda che il petrolio è sporco, pericoloso e può rendere l’aria e il mare tossici per la vita”, afferma il numero uno di Environment California, Laura Deehan. La maggiore marea nera della storia California risale al 1969 vicino Santa Barbara, quando fra gli 80 e i 100mila barili di petrolio furono dispersi in mare nel corso di 10 giorni uccidendo circa 3.500 uccelli marini, ma anche delfini. (Ansa)

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