Fase 2, Brambilla al governo: “Sbloccare adozioni di cani e gatti”

AGGIORNAMENTO DEL 15 MAGGIO 2020 – CIRCOLARE AUTORIZZA GLI SPOSTAMENTI

Un’interrogazione al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro della Salute Roberto Speranza per chiedere “se il governo non ritenga di sbloccare nel più breve tempo possibile le adozioni di cani e gatti e i relativi necessari spostamenti per i controlli preaffido e il trasferimento degli animali nelle abitazioni delle famiglie adottanti” è stata rivolta dalla deputata di Fi Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente (Leidaa). “In una lettera indirizzata al premier, al ministro della Salute e al direttore generale della sanità animale resa pubblica il 24 aprile scorso – scrive la deputata – le associazioni Animalisti Italiani, Enpa, Lav, Leidaa, Lndc e Oipa hanno chiesto un intervento istituzionale urgente perché le adozioni di cani e gatti, di fatto bloccate a causa delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria, possano pienamente riprendere, come già previsto in Francia fin dal 16 aprile scorso, con l’applicazione delle misure di sicurezza ritenute necessarie”.

UN ALTRO TEMA SONO LE CONSEGNE DI CUCCIOLI: INDIFFERIBILI?

Nella lettera, spiega ancora la Leidaa, “le associazioni ricordano che negli ultimi due mesi il carico di animali in strutture pubbliche e private ha superato ogni bilancio registrato in periodi di normale attività (oltre centomila cani l’anno nei soli canili censiti e decine di migliaia di gatti) e che la ripresa delle adozioni si rende necessaria non solo per tutelare la salute e il benessere degli animali ma per la funzione sociale, morale e di pubblico risparmio delle adozioni stesse”.  “Dal punto di vista delle associazioni – osserva ancora la parlamentare – il testo del Dpcm 26 aprile 2020, pubblicato nella stessa data sul sito del governo, non presenta sostanziali novità. Di qui l’esigenza di un ulteriore intervento per sbloccare le adozioni e decongestionare i rifugi italiani”. Un altro tema riguarda gli allevamenti, professionali e amatoriali: 24zampe ha ricevuto più di 300 richieste (qui e qui) da parte di cittadini che devono ritirare un cucciolo e che non possono farlo. Per i veterinari la consegna sarebbe indifferibile – per l’equilibrio futuro dell’animale – ma risposte dalle autorità non arrivano.

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AGGIORNAMENTO DEL 29 APRILE 2020 – PRESTIPINO E SERRACCHIANI CHIEDONO RIAPERTURA ADOZIONI

“Sono pronta alla disobbedienza civile per consentire la ripartenza delle consegne di cani e gatti tenuti nei canili alle persone che li avevano adottati, ma che non li hanno ancora potuti prendere in casa perché il Dpcm blocca ancora queste attività”. Lo annuncia Patrizia Prestipino, deputata del Pd impegnata nelle battaglie per i diritti e il benessere degli animali. Prestipino ha scritto una lettera assieme alla collega Debora Serracchiani sia la premier Conte sia a Colao, chiedendo la ripresa di queste attività e di quella di toelettatura per cani. “L’attivita’ cosiddetta di toelettatura – spiega Prestipino e Serracchiani nella lettera – è fondamentale per la pulizia degli animali domestici e di conseguenza anche per l’igiene delle famiglie che li tengono e più in generale per la salute pubblica. Per questo chiediamo al presidente Conte e al commissario Colao di consentire tale attività in tutto il territorio nazionale poiche’ al momento e’ consentita solo in alcune regioni grazie ad un’ordinanza regionale, ma ancora rientra nella categoria ad alto rischio, seppur in realta’ il rischio e’ molto basso considerando che la pulizia degli animali avviene in luogo chiuso al pubblico”. “Le restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in corso – proseguono le deputate- hanno fortemente limitato le adozioni di cani e gatti con il conseguente sovraffollamento delle strutture ospitanti. Chiediamo quindi che vengano sbloccate o quantomeno facilitate le adozioni di animali domestici perché ricordiamo che tali adozioni hanno una duplice funzione positiva, non solo quella di liberare i canili e combattere il randagismo, ma anche quella di portare all’interno delle famiglie gli affetti di cani e gatti che in questo momento cosi difficile di chiusura e isolamento svolgono anche una funzione sociale e di compagnia”.

  • Guido Minciotti |

    Il consiglio che le darei è di mandarlo a ritirare da un trasportatore autorizzato, chi lavora si può spostare. Diversamente il rischio di sanzioni, a mio avviso, c’è. Chieda consiglio anche all’allevatore e al veterinario. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Il consiglio che le darei è di mandarlo a ritirare da un trasportatore autorizzato, chi lavora si può spostare. Diversamente il rischio di sanzioni, a mio avviso, c’è. Chieda consiglio anche all’allevatore e al veterinario. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Il consiglio che le darei è di mandarlo a ritirare da un trasportatore autorizzato, chi lavora si può spostare. Diversamente il rischio di sanzioni c’è. Chieda consiglio anche all’allevatore e al veterinario. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Guido Minciotti |

    Il consiglio che le darei è di mandarlo a ritirare da un trasportatore autorizzato, chi lavora si può spostare. Diversamente il rischio di sanzioni c’è. Chieda consiglio anche all’allevatore e al veterinario. Grazie di leggere 24zampe saluti gm

  • Massimiliano |

    Salve
    Mi chiamo Massimiliano Caravello, vi chiedo un consiglio: ho deciso di far entrare nella mia famiglia un cucciolo di cane nato in dicembre, l’allevatore vorrebbe consegnarmelo la prima settimana di marzo, il problema è che io abito a Padova e l’allenamento è in Emilia-Romagna (attualmente zona arancione). Come posso andare a prendere il cucciolo senza ricorrere in sanzioni.
    Cordiali saluti
    Massimiliano
    Caravellomax@gmail.com

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