Sono stati individuati i primi sei cani da addestrare per renderli in grado di rilevare i pazienti positivi al Covid-19. Norman, Digby, Storm, Star, Jasper e Asher – questi i loro nomi – sono animali del team Medical Detection Dogs di Milton Keynes, in Gran Bretagna. Le loro caratteristiche sono state giudicate le migliori per un progetto di addestramento svolto in collaborazione con la London School of Hygiene and Tropical Medicine (LSHTM) e la Durham University: quando gli esperti di cani da rilevazione medica avranno finito con loro, tra circa 6-8 settimane, grazie al loro eccezionale olfatto saranno in grado di fornire una diagnosi rapida e non invasiva del coronavirus e potranno essere impiegati in spazi pubblici come stazioni o aeroporti, per identificare viaggiatori infetti.
I SEI DETECTION DOGS PROVENGONO DA ESPERIENZE DIVERSE (E UNO E’ “RACCOMANDATO”)
Sono cani che provengono da esperienze molto diverse: Norman è un cocker spaniel di 2 anni che arriva da un rifugio, descritto come molto equilibrato. Digby, 20 mesi, è un labradoodle, sicuro di sé, socievole e curioso. Storm, 3 anni, è un entusiasta incrocio tra labrador e golden retriever. Star, 2 anni, è l’unica femmina del gruppo: una labrador appassionata per il lavoro e piena di energia. Anche Jasper, cocker spaniel di un anno, proviene da un ente di soccorso ed è metodico e impegnato. Asher, 5 anni, è un “raccomandato”: vive con la ceo di Medical Detection Dogs, Claire Guest, che lo descrive come eccentrico ma molto concentrato.
I CANI NON CORRONO PERICOLI: I VIRUS SU CUI SI ADDESTRANO SONO DISATTIVATI
Secondo quanto dichiarato a MKCitizen da Claire, i “sei cani saranno in grado di sottoporre passivamente a screening qualsiasi individuo, compresi quelli senza sintomi, e segnalare al conduttore se hanno rilevato il virus. Poi questo dovrà essere confermato da un test medico”. L’addestramento avverrà nella sala di addestramento Mdd “e poi li trasferiremo al rilevamento su individui in modo simile ai nostri cani di assistenza per allerta medica”, ha detto. I campioni su cui i cani saranno addestrati saranno disattivati dal virus, quindi senza rischi per i cani o i conduttori. Anche “quando incontreranno le persone, i cani non dovranno entrarvi in contatto ma annuseranno solo l’aria intorno, per prevenire il rischio di diffusione del virus”. Su 24zampe avevamo parlato dell’iniziativa di selezione dei cani. Per finanziare il progetto è stato lanciato un crowdfunding che cerca fondi per le fasi preliminari. (foto in alto MKCitizen, nelle altre foto fasi di selezione dei cani)
– Su 24zampe abbiamo scritto spesso dell’olfatto dei cani, utilizzato non solo per fini medici ma anche per fiutare droga e armi, denaro e esplosivi, persino scarichi illegali e tarli: qui una ricerca nell’archivio