Coronavirus, in Cina controlli e sequestri di animali selvatici

AGGIORNAMENTO DEL 4 MARZO 2020 – HONG KONG: “PROBABILE” IL PRIMO CONTAGIO DI UN CANE

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POST DEL 3 MARZO 2020

La polizia cinese ha intensificato i controlli e i sequestri di animali selvatici, mentre continua la lotta contro l’epidemia di nuovo coronavirus. Lo ha detto il ministero della Pubblica Sicurezza. Il ministero ha affermato che in tutta la Cina la polizia ha sequestrato 92mila animali selvatici e più di 5.300 chili di prodotti illegali realizzati con esemplari ora protetti. Inoltre sono stati rilevati 948 casi penali e 2.147 casi amministrativi che riguardano gli animali selvatici, come parte degli sforzi per arginare la diffusione di virus provenienti da questi ultimi. Il ministero ha promesso un maggiore contributo al contenimento dell’epidemia di coronavirus in corso, affermando che intensificherà gli impegni contro le reti e le bande criminali che trattano fauna selvatica. (nella foto in alto un sequestro di serpenti a Zisiqiao, Zhejiang. Sotto scaglie di pangolino a Shenzhen, Guangdong)

FILE PHOTO: Chinese customs officials inspect scales of pangolins they seized on a ship in Shenzhen, Guangdong province, China November 29, 2017. REUTERS/Stringer/File Photo ATTENTION EDITORS - THIS IMAGE WAS PROVIDED BY A THIRD PARTY. CHINA OUT.

Chinese customs officials inspect scales of pangolins they seized on a ship in Shenzhen, Guangdong province, China November 29, 2017. REUTERS/Stringer