Dal Parlamento Ue lo stop al commercio illegale di cani e gatti

Sistema obbligatorio Ue di identificazione per cani e gatti, sanzioni più severe per il commercio illegale ed infine incoraggiare i cittadini ad adottare piuttosto che acquistare gli animali domestici. Sono i punti salienti indicati nel piano d’azione Ue chiesto dal Parlamento europeo per proteggere il benessere degli animali, i proprietari di cani e gatti e la salute pubblica. Nel testo si chiede di porre fine al commercio illegale di animali da compagnia. La risoluzione non legislativa è stata approvata con 607 sì, 3 contrari e 19 astenuti e chiede un’iniziativa contro il commercio illegale di animali da compagnia, che è causa di sofferenze per gli animali, di diffusione di malattie, e genera introiti elevati per la criminalità organizzata internazionale.

OGNI MESE SI SCAMBIANO IN UE 46MILA CANI, LA MAGGIOR PARTE NON REGISTRATA

I deputati chiedono un sistema comunitario obbligatorio per la registrazione di cani e gatti, una definizione Ue degli impianti di allevamento commerciale su larga scala, noti come ‘fabbriche per cuccioli’, una migliore applicazione della normativa esistente con sanzioni più severe e un incoraggiamento all’adozione, piuttosto che all’acquisto, di animali domestici. Si stima che ogni mese vengano scambiati tra i paesi dell’Ue circa 46mila cani, la maggior parte dei quali non è registrata. Una parte degli allevatori commerciali sta inoltre abusando della legislazione Ue sui movimenti a carattere non commerciale degli animali da compagnia (Regolamento (UE) n. 576/2013), per scambi di natura economica.

LE REAZIONI AL PROVVEDIMENTO

“Questo traffico illegale non solo danneggia gli operatori commerciali che rispettano la legislazione dell’Ue, ma ha anche implicazioni negative per la salute pubblica, il benessere degli animali e la tutela di chi li acquista. Plaudiamo all’iniziativa del Partito Popolare Europeo che ha fortemente voluto questa proposta che rimedia ad un vuoto legislativo annoso e che attualizza il problema del traffico di animali, occupandosi non solo di quelli su strada ma anche di quelli via Internet”, conclude Fulvio Martusciello, europarlamentare di Forza Italia. “La risoluzione contro il traffico illegale di animali è una scure contro un business redditizio molto più esteso di quanto si possa aspettare e legato a doppio filo con la criminalità organizzata. In Italia oltre 400mila cani e i gatti vengono importanti illegalmente per essere venduti sul mercato nero, un mercato che frutta oltre 300 milioni di euro. Adesso tocca all’Europa porre fine a questa crudeltà”, dice l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Eleonora Evi, co-autrice della risoluzione.