New York vieta la vendita del foie gras: multe ma niente carcere

AGGIORNAMENTO DEL 31 OTTOBRE 2019 – VIETATO IL FOIE GRAS A NEW YORK: 2MILA EURO DI MULTA MA NIENTE CARCERE

Foie gras fuori legge a New York. Dal 2022 la vendita di una delle prelibatezze per i palati più raffinati e prodotto iconico della cucina francese sarà vietata. Non potrà più comparire nemmeno sui tavoli dei ristoranti. Troppo crudele la pratica utilizzata per ingrassare a forza, tramite un tubo, il fegato di anatre e oche, rendendolo più gustoso e gelatinoso. Secondo la misura approvata dal consiglio comunale della Grande Mela, ancora una volta all’avanguardia sul fronte della difesa dei diritti degli animali, chi violerà la legge sarà punito con una multa fino a duemila dollari, invece dei mille dollari della proposta iniziale. Sparisce invece la norma che prevedeva persino fino ad un anno di carcere nei casi ritenuti più gravi. Ad essere preso di mira è proprio il foie gras prodotto ricorrendo al metodo del “gavage”, l’inserimento nella trachea dell’animale di una sonda gastrica per l’alimentazione forzata.

ESULTANO GLI ANIMALISTI, IRONICI I SOCIAL: VIETERANNO IL TACCHINO?

In rivolta rivenditori e ristoratori, che accusano le autorità cittadine di scelte eccessive e radicali. Sono oltre mille i ristoranti che a New York servono piatti a base di foie gras, facendone una delle loro pietanze di punta. E monta la rabbia soprattutto dei tantissimi ristoranti e bistrot francesi, già colpiti dai dazi di Donald Trump sui vini d’Oltralpe. Mentre sui social, oltre al plauso dei sostenitori delle posizioni animaliste, si scatena anche l’ironia di molti sulle crociate ambientaliste, animaliste e salutiste della Grande Mela: cosa vieteranno adesso il tacchino per la festa del Ringraziamento? Ma a tremare sono soprattutto le due aziende fuori New York che sono i primi produttori di foie gras negli Stati Uniti e per le quali la Grande Mela è il primo mercato.

IN USA ALLEVATE 350MILA TRA OCHE E ANATRE L’ANNO

In ballo c’è il loro futuro e quello di centinaia di lavoratori impegnati nei diversi stadi del processo produttivo, a partire dall’allevamento di circa 350mila tra anatre ed oche all’anno. Lo spettro della chiusura per la Hudson Valley Foie Gras e per la La Belle Farm preoccupa soprattutto molti lavoratori immigrati. Intanto una New York sempre più animalista si appresta a prendere un’altra misura storica: sul tavolo del consiglio comunale c’è infatti anche il divieto di far lavorare i cavalli a Central Park (quelli che con le carrozzelle trasportano ogni anno milioni di turisti) quando le temperature superano i 32 gradi. Pronto anche il divieto di catturare o possedere piccioni in città.

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POST DEL 30 OTTOBRE 2019

Il foie gras si appresta a diventare illegale a New York. Il consiglio comunale voterà a breve una misura che ne vieta la vendita: chi fra ristoranti o negozi di alimentari violerà il divieto potrà essere soggetto a una multa fino a 1.000 dollari e a un anno di carcere. Il processo di produzione di questo alimento, quasi un’esclusiva europea come si vede dal grafico sotto, implica un trattamento crudele e disumano di oche e anatre, costrette attraverso il “gavage” – l’alimentazione forzata da sempre nel mirino degli animalisti – a nutrirsi a dismisura ingolfando di grassi (gras) il fegato (foie), che aumenta dieci volte il normale. Non sarebbe la prima città Usa a vietarlo. Nel 2006 lo ha fatto Chicago ma due anni dopo il divieto è stato rimosso.

foiegras

SARA’ VIETATO ANCHE POSSEDERE PICCIONI E FAR LAVORARE I CAVALLI AL CALDO

Nel 2012 l’ha vietato la California ma nel 2015 anche in questo caso il divieto è stato rimosso: è intervenuta poi la Corte d’appello federale che l’ha imposto nuovamente. La Corte Suprema ha deciso lo scorso gennaio di non intervenire nella disputa. In Italia sono ormai più di 10mila i supermercati italiani che hanno tolto il foie gras dagli scaffali. Sul tavolo del consiglio comunale della Grande Mela anche altri provvedimenti a tutela degli animali, come il divieto di catturare o possedere piccioni in città e quello di far lavorare i cavalli a Central Park – quelli che trasportato i turisti a bordo delle carrozze – quando le temperature superano i 32 gradi. (foto in alto Bebeto Matthews/Ap, grafico EssereAnimali)

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