Tragico trasporto Latina-Russia per 10 tigri: 6 giorni sul camion

AGGIORNAMENTO DEL 1° NOVEMBRE 2019 – LE TIGRI FERME ALLO ZOO DI POZNAN

E’ nettamente migliorata la condizione di alcune delle nove tigri sopravvissute al viaggio e attualmente curate allo zoo di Poznan prima di essere trasportate in un rifugio in Spagna. La femmina Softi (prima foto sotto), invece, è quella che si trova nelle condizioni più gravi. L’autista russo – responsabile del trasporto di dieci tigri da Latina al Dagestan, in Russia – è stato arrestato dalla polizia polacca e rimane in stato di detenzione in quanto accusato di abuso di animali. Il camion con a bordo gli animali è arrivato al valico di frontiera polacco-bielorusso il 26 ottobre ed è stato respinto dalla Bielorussia a causa della mancanza di certificati veterinari. (foto Marek Zakrzewski/Epa)

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Nella foto sopra Gogh e, sotto, Kan, due maschi di tigre del gruppo di dieci attualmente in cura a Poznan.

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POST DEL 31 OTTOBRE 2019

Odissea per 10 tigri trasportate da Latina alla Russia, ferme per 6 giorni al confine tra Polonia e Bielorussia: una tigre è morta e un’altra è in fin di vita. Lo rende noto la Lega Anti Vivisezione che annuncia denuncia contro i responsabili. Nel frattempo lo zoo di Poznan, città nella Polonia occidentale, si è offerto di accogliere gli animali bloccati al confine dalle autorità bielorusse e ha avviato un’azione di soccorso. Le tigri “sono in un condizioni tragiche, non è chiaro quanti ne riusciremo a salvare”, ha avvertito la struttura. E dall’Italia Lav lo conferma: “I video che abbiamo ricevuto in anteprima mostrano che gli animali viaggiavano in condizioni agghiaccianti, non conformi alla normativa vigente”. Ci sono anche “dubbi sulla certificazione di idoneità al trasporto delle tigri”, afferma l’associazione animalista in una nota. Le 10 tigri “erano partite da Latina il 22 ottobre scorso ed erano destinate a uno zoo in Russia”.

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CONDIZIONI DI TRASPORTO TOTALMENTE INADEGUATE

Ora sono bloccate a bordo di un camion da sei giorni a Koroszczyn, tra Polonia e Bielorussia, a causa di questioni burocratiche. Secondo Ap, dopo che lo zoo locale avrà permesso alle tigri di riposare, saranno spedite in un centro per il benessere animale in Spagna. “Le tigri – spiega Lav – sono rinchiuse in casse completamente inadeguate per un viaggio così lungo, e la morte degli animali prova che questo trasporto non è stato effettuato tenendo in considerazione le esigenze degli animali. Anche le autorizzazioni presentano incongruenze, riportando genericamente la presenza di ‘animali in cassa’ quando, secondo il Regolamento CE 1/2005, deve essere specificata la specie degli animali trasportati”.

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LAV: DENUNCIA PER MALTRATTAMENTO E UCCISIONE DI ANIMALI

Lav annuncia “una denuncia per maltrattamento ed uccisione degli animali: chi ha scelto di usare queste modalità di trasporto ha condannato questi animali a sofferenza e morte, come poi drammaticamente avvenuto. I responsabili della vendita saranno chiamati a risponderne”. E conclude: “Il destino di questi animali è ancora del tutto incerto e si temono ulteriori sofferenze e decessi. Ci auguriamo che l’offerta che nelle ultime ore è stata avanzata dalla fondazione Animal Advocacy and Protection, nostri partner europei nelle battaglie in difesa degli animali, di prendere al più presto in carico le tigri e mantenerle all’interno dei propri Santuari e Centri di Recupero, sia accettata e in questa maniera gli animali potranno trovare finalmente una soluzione lontana dallo sfruttamento commerciale”. (foto di Ryszard Godlewski per Afp e Reuters)

 

  • Marek |

    Russo arrestato come responsabile di trasporto, insieme con due autisti Italiani.

  • Marek |

    Russo arrestato come responsabile di trasporto, insieme con due autisti Italiani.

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