Agenda animale, gli appuntamenti del weekend del 27-28 aprile 2019

Per segnalazioni scrivere entro il giovedì precedente al weekend a 24zampe@ilsole24ore.com o a twitter@24zampe

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GROOMING ASINELLI, SALA BIELLESE (BI), DOMENICA 28 APRILE 2019

Domenica 28 aprile 2019 dalle 10 alle 16 al Rifugio Asinelli c’è il secondo Grooming Day dell’anno: il modo migliore per conoscere meglio gli asini, tra coccole e spazzole. Appuntamento in via per Zubiena 62 a Sala Biellese per accarezzare e prendersi cura degli asinelli. L’ingresso anche venerdì e sabato e comunque fino al 1° maggio è libero, gratuito e senza bisogno di prenotazione. “Siamo sempre felici di potervi mostrare quello che, grazie al vostro aiuto, possiamo fare per i 125 asini e muli che vivono qui da noi, vogliamo darvi la possibilità di vedere, accarezzare e interagire con gli asinelli di persona e, allo stesso tempo, toccare con mano quello che facciamo per loro”, scrivono dal Rifugio sulle colline biellesi. A partire dal 1° aprile, l’orario di apertura è esteso dalle 10 alle 18.30 e vale tutti i giorni, anche quelli festivi (inclusi Pasqua, Pasquetta, 25 aprile e 1 maggio). “Così, se siete alla ricerca di un posto dove passare questo lungo Ponte di primavera, che ne dite di venire a trovare gli asinelli?”.

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MOSTRA NATURA, MILANO, FINO AL 14 LUGLIO 2019

Palazzo Reale di Milano ospita fino a metà luglio la rassegna dedicata alla raffigurazione dei vegetali e degli animali nei secoli XV-XVII. Il ciclo di Orfeo di Palazzo Sormani diventa così il “Meraviglioso mondo della natura”, una mostra nata dalla collaborazione di più istituzioni pubbliche milanesi: il Museo di Storia Naturale, il Civico Acquario, la Galleria d’Arte Moderna, le raccolte del Castello Sforzesco e la Biblioteca Sormani. Oltre alle tele seicentesche dei circa duecento animali incantati dalla musica di Orfeo, che costituiscono il cuore dell’esposizione e di cui si auspica un restauro, che il Ministero per i Beni Culturali ha inserito tra quelli finanziabili tramite l’Art Bonus, la mostra prosegue con circa altrettante tassidermie provenienti dal Museo di Storia naturale, dall’Acquario e dal Muse di Trieste. Esposte anche due opere di Leonardo e Caravaggio. La mostra è prodotta da 24Ore Cultura – Gruppo 24Ore e dura fino al 14 luglio 2019. Qui una fotogallery dal sito del Sole 24 Ore.

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ANIMALI NELL’ARTE, BRESCIA, FINO AL 9 GIUGNO 2019

A Palazzo Martinengo a Brescia sono esposti fino al 9 giugno 2019 oltre 100 capolavori d’arte che raffigurano animali. “Gli animali nell’arte dal Rinascimento a Ceruti” è un ideale zoo artistico che consente al visitatore di comprendere come l’animale abbia da sempre avuto un ruolo fondamentale nella grande pittura antica. I più grandi maestri del Rinascimento, del Barocco e dell’Età dei Lumi, da Raffaello a Caravaggio, da Guercino a Tiepolo fino a Ceruti (detto il Pitocchetto), hanno spesso dipinto animali sia in rappresentazioni autonome – alla stregua di veri e propri ritratti caratterizzati anche psicologicamente – che in compagnia dell’uomo, soprattutto in occasione di commissioni ufficiali da parte di nobili e aristocratici. Inoltre, traendo ispirazione dai testi biblici e dalla letteratura classica greca e latina, gli artisti hanno licenziato tele nelle quali l’animale è l’assoluto protagonista – come, ad esempio, nell’episodio dell’Arca di Noè – oppure comprimario, divenendo attributo iconografico dei santi più venerati – Girolamo con il leone, Giorgio con il drago, Giovanni Battista con l’agnello -, o parte essenziale del racconto mitologico. Basti citare, ad esempio, le storie di Diana cacciatrice accompagnata dal suo fedele cane, Ganimede e l’aquila, Leda e il cigno e il ratto di Europa escogitato da Zeus trasformato in toro. Senza dimenticare gli affascinanti personaggi della maga Circe – che aveva il potere di trasformare i suoi nemici in animali – e di Orfeo che, suonando la lira con impareggiabile maestria, incantò gli animali e la natura. Da segnalare cinque capolavori del Pitocchetto per la prima volta esposti in pubblico, fra i quali spicca la sorprendente e modernissima coppia di tele raffiguranti Vecchio con carlino e Vecchio con gatto, citata nell’inventario del 1802 della prestigiosa collezione Melzi d’Eril di Milano. Nella foto sopra, i due quadri del Pitocchetto. Lunedì e martedì chiuso, info qui.

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MOSTRA, CECINA (LI), FINO A DOMENICA 28 APRILE 2019 – ULTIMO WEEKEND

Incontri ravvicinati con temibili predatori, panorami mozzafiato catturati in vertiginose immagini aeree, singolari forme di vita dai luoghi più remoti del pianeta. Sono solo alcuni dei soggetti degli scatti che compongono la mostra fotografica ‘What a wonderful world’, organizzata a Cecina dalla Fondazione culturale Hermann Geiger in collaborazione con la National Geographic Society. L’esposizione sarà allestita da oggi e fino al 28 aprile 2019 all’interno degli spazi espositivi della Fondazione (piazza Guerrazzi 32 – Cecina, Livorno). Cinquanta capolavori che uniscono scienza e arte, in grado di mostrare quanto il mondo sia meraviglioso in ogni suo aspetto: dal più piccolo insetto ai giganteschi cetacei, dalle imponenti formazioni geologiche agli eterei giochi di luce delle aurore boreali, dai roventi panorami africani alle gelide acque delle banchise polari. Le foto esposte provengono dall’archivio della National Geographic Society e sono state scattate da venti tra i fotografi più affermati nel campo della fotografia naturalistica: Paul Nicklen, Frans Lanting, George Steinmetz, Tim Laman, solo per citarne alcuni. Le stampe di grande formato permettono di ammirare al meglio gli scatti. A corredo del percorso si trovano inoltre schede informative e videointerviste. La mostra sarà aperta tutti i giorni, compresi i festivi, dalle 16 alle 20 e avrà ingresso gratuito. Per l’occasione è realizzato un catalogo ed è previsto un calendario di visite guidate. Questo è l’ultimo weekend in cui è possibile visitare la mostra.

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MOSTRA FOTOGRAFICA, MILANO, FINO AL 26 MAGGIO 2019

Quasi 300 scatti dei fotografi del National Geographic mostrano a Milano la profonda trasformazione del Pianeta causata dal riscaldamento globale. Il lago Poopo prosciugatosi in Bolivia nel 2015, il ghiacciaio Bridge in Canada ritiratosi di 3 chilometri in 12 anni, le ondate di caldo come quella dell’estate 2003 che ha provocato la morte di 70mila persone: sono alcuni degli effetti tangibili del cambiamento climatico, raccontato nella mostra “Capire il cambiamento climatico”. L’esposizione è promossa e prodotta dal Museo di Storia Naturale di Milano, insieme al Comune di Milano in collaborazione con National Geographic Society, e curata da Luca Mercalli, presidente Società Meteorologica Italiana ed è aperta fino al 26 maggio 2019. L’idea centrale della mostra è che la Terra non morirà. Soffrirà, cambierà, muterà, ma non scomparirà. A scomparire potrebbero essere le condizioni per la vita umana. Capire le cause e conoscere gli effetti del riscaldamento globale è un passo fondamentale per contrastare questa tendenza e cambiare il corso del futuro. Ad accompagnare le immagini ci sono installazioni digitali, olfattive e sonore e postazioni interattive che si susseguono nel percorso espositivo suddiviso in tre momenti diversi: esperienza, consapevolezza e azione. La mostra si conclude con un messaggio diretto a tutti per cambiare il futuro con suggerimenti e consigli utili da adottare nella vita quotidiana. L’articolo sul sito del Sole 24 Ore.

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LO ZOO DI PINOCCHIO, PISA, FINO AL 20 MAGGIO 2019

E’ dedicata agli animali che incontrano Pinocchio nelle sue avventure la mostra ospitata fino al 20 maggio 2019 al Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi a Pisa. “Una zoografia per Pinocchio. Disegni di Filippo Sassòli 2009-2019” è il titolo dell’esposizione che raccoglie 35 disegni eseguiti dall’artista romano Sassoli. Realizzati a penna con inchiostro nero, steso anche a pennello più o meno diluito e con rifiniture a punta metallica, i disegni sono divisi in due formati: il più grande dedicato agli “animali personaggi” e il più piccolo agli “animali comparse”, ovvero a quelli definiti dallo stesso Sassoli “senza nome proprio, in minuscolo e non dialoganti”. Non solo il Gatto la Volpe il Pescecane (la balena che non lo era) e il Grillo Parlante, dunque, ma anche il pulcino, la civetta e il corvo, i cani, le quattro faine, i topini bianchi, i ciuchini e altri ancora. I disegni non sono illustrazioni di commento al testo di Collodi ma frutto, si spiega, di una “precisa scelta di riproporre gli animali nella loro vivida concretezza, senza l’aggiunta di nessun particolare attributo che ne snaturi l’essenza, cercando di porre in risalto il loro personale incontro con Pinocchio. Non manca un tocco d’ironia, peculiarità espressiva di tutta l’opera di Sassoli”. La mostra è aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20, tel 0502216060

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ANIMALIA FASHION, FIRENZE, FINO AL 5 MAGGIO 2019

Una passeggiata tra le creazioni di stilisti contemporanei che evocano per forme e colori il mondo animale di ragni, cigni, ricci, pesci, aragoste, pappagalli, mosche, api e coccodrilli. Si presenta così la mostra “Animalia fashion”, fino al 5 maggio 2019 al museo della moda e del costume di Palazzo Pitti, a Firenze. Nelle 20 sale sono esposti 57 vestiti disegnati tra il 2000 e il 2018, ma anche accessori e gioielli che propongono un viaggio nella storia della scienza zoologica poetico e impegnato: la mostra vuole anche far riflettere sui problemi dell’ambiente e sulle specie animali in pericolo. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, ha parlato di una “mostra spettacolare dedicata al mondo zoologico” e di un’esposizione “innovativa, mai fatta prima”. Quasi un centinaio di pezzi tra abiti, borse, scarpe, gioielli e accessori di “un mondo favoloso, dove i manichini diventano creature di un bestiario moderno e poetico. Uno zoo di stoffe, piume e pellami in cui il visitatore viene sorpreso, coinvolto nella scoperta delle meraviglie del mondo animale fonte di ispirazione per gli stilisti”, sono i commenti degli esperti.

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"Crossing paths" di Marco Colombo ritrae un orso bruno marsicano mentre di notte attraversa la strada in un paese del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise © Marco Colombo - Wildlife Photographer of the Year

MOSTRA FOTOGRAFICA, BARD (AO), FINO AL 2 GIUGNO 2019

Apre sabato 2 febbraio 2019 la mostra delle cento immagini vincitrici di un premio al Wildlife Photographer of the Year 2018, esposte al Forte di Bard, in Val d’Aosta, fino al 2 giugno. Si tratta dell’anteprima italiana della 54esima edizione del Wpy, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Le immagini sono state selezionate da una giuria internazionale di stimati esperti e fotografi naturalisti tra 45mila scatti provenienti da 95 paesi del mondo. La vincitrice, “The Golden Couple” del fotografo olandese Marsel Van Oosten, ritrae due scimmie dal naso dorato nella foresta temperata delle montagne cinesi di Qinling, l’unico habitat per queste specie a rischio di estinzione. Molti altri fotografi esposti, tra cui Skye Meaker, Marco Colombo (suo lo scatto “Crossing Paths” della foto sopra, che raffigura un orso marsicano che attraversa le strade notturne e deserte di un borgo appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo) Emanuele Biggi, Valter Bernardeschi, Lorenzo Shoubridge, Stefano Baglioni e Georg Kantioler. Qui una fotogallery.

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CANI NELL’ARTE, VENARIA REALE (TO), PROROGATA FINO AL 26 MAGGIO 2019

Aperta alla Reggia di Venaria, in provincia di Torino, la prima grande mostra d’Italia sul tema del cane nell’arte: “Cani in posa. Dall’antichità ad oggi”. L’esposizione, con sculture e dipinti eseguiti da alcuni fra i massimi artisti di tutti i tempi, da Pompei fino ad oggi, ha come oggetto la costante presenza del cane nel mondo dell’arte figurativa occidentale, spesso quale motivo accessorio della grande pittura di storia, ma anche come un genere vero e proprio coltivato dai pittori “animalisti” o da artisti completi cimentatisi in vari settori, sia con carattere autonomo che legato al genere del ritratto. Dopo la figura umana, il cane, “amico dell’uomo” per antonomasia, è l’animale da sempre più rappresentato dagli artisti, tradendo un legame affettivo e un’affinità elettiva che travalica gli aspetti del decoro formale. Presente in esposizione il mosaico pompeiano “Cave canem” del Museo Archeologico di Napoli e poi opere datate tra il ‘500 e il ‘700 di artisti come Jacopo Bassano, Frans Snyders, Luca Giordano, Sebastiano Ricci, Giovan Battista Tiepolo, Antonio Canova, fino a contemporanei come Eliott Erwitt e Keith Haring. A cura di Francesco Petrucci, è stata prorogata fino al 26 maggio 2019. Alla mostra, organizzata in collaborazione con Enci, sono ammessi cani di piccola e media taglia, con una certa elasticità. L’ingresso da martedì a domenica è a pagamento, 12 euro. (foto Alessandro Di Marco/Ansa)