Da tempo ha abolito l’utilizzo di pellicce animali, ma ora il brand Chicco compie un ulteriore passo avanti sottoscrivendo un formale impegno fur-free con la Lav e la Fur Free Alliance. Il brand, con le sue collezioni dedicate ai bambini da 0 a 8 anni, aderisce agli standard Fur Free Retailer program ed Animal Free Fashion. La firma è il risultato di un confronto che il brand ha avviato con gli animalisti. “Siamo lieti – dichiara Joh Vinding, presidente della Fur Free Alliance – di dare il benvenuto a Chicco come partner del programma Fur Free Retailer. Con l’aiuto di aziende che hanno a cuore le nostre generazioni future il fur free sarà la nuova regola in tutto il settore della moda”. “Con questa firma – dice ancora Chicco – confermiamo un impegno che il brand sostiene da tempo e si augura possa essere da stimolo per la promozione di una moda sempre più consapevole e rispettosa degli animali e del loro benessere”. Di sicuro non è sola: sono già molti i leader dell’industria della moda che hanno abbracciato un futuro fur free: Gucci, Versace, Armani (il primo dei grandi, nel 2016), Michael Kors, Donna Karan, Burberry, Hugo Boss, Furla, Stella McCartney e molti altri. Prada ne usa pochissime, meno dello 0,1% della produzione. Pellicce bandite anche dalla London Fashion Week e dalla città di San Francisco.
