Palio di Siena, il sindaco agli animalisti: “Basta offese alla città”

AGGIORNAMENTO DELLE 18 IN CODA – CARLA ROCCHI (ENPA): “CULTURA? C’E’ POCO DA ANDARNE FIERI”

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“Offendere la città di Siena da qui in avanti comporterà delle responsabilità di vario genere, per cui mi confronterò con l’ufficio legale del Comune”. Così il sindaco di Siena Luigi De Mossi nel corso di una conferenza stampa alla clinica veterinaria del Ceppo, dove è stato ricoverato, e poi è deceduto, il cavallo della contrada della Giraffa Raol infortunatosi al Palio di sabato, in riferimento agli attacchi sui social network ai contradaioli da parte di privati cittadini o profili che sarebbero riconducibili ad associazioni animaliste. “Noi tuteliamo i nostri animali molto più degli altri; ora basta, avete avuto la vostra pubblicità, non potete offendere la nostra città e la sua cultura” ha aggiunto De Mossi: a Siena, “siamo leader mondiali nella tutela dei cavalli, animali amatissimi in questa città”. Il Comune di Siena dal 1993 ha una convenzione con la clinica veterinaria per la tutela dei cavalli da Palio. “Questa è la verità”, ha aggiunto De Mossi specificando: “la verità urla più di tanta canea urlante che continua ad offendere la nostra città”. “Noi cittadini senesi non ci dobbiamo abbassare a queste polemiche perché cercare di spiegare a persone che non hanno voglia di approfondire, di capire cosa è Siena e la sua cultura è tempo perso” ha poi risposto il sindaco ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse della presa di posizione del Consorzio per la tutela del Palio che ieri ha invitato i contradaioli a non rispondere a titolo personale a comunicati e post sui social network. “Quando si parla di Siena è meglio che vi documentiate oppure tacciate” ha concluso il sindaco rivolgendosi alle associazioni animaliste. (Ansa, nella foto di Claudio Giovannini il momento della caduta di Raol in cui si frattura la zampa anteriore destra) – (Post aggiornato alle 20.15 con altre dichiarazioni del sindaco De Mossi)

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AGGIORNAMENTO DELLE 18 – CARLA ROCCHI (ENPA): “CULTURA? C’E’ POCO DA ANDARNE FIERI”

“Se la ‘cultura’ di cui parla il sindaco De Mossi è quella che negli anni ha causato la morte di tanti animali, l’ultimo dei quali è il povero Raol, c’è ben poco di cui andare fieri. Chiunque con minimo di buonsenso e di onestà intellettuale prenderebbe atto della scia di sangue lasciata dal Palio di Siena e volterebbe pagina. Una volta per tutte”. Queste le parole con cui la presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, replica al primo cittadino di Siena, Luigi De Mossi. “Si rassegni, il sindaco. Anche causare la morte di un animale – prosegue Rocchi – comporta delle responsabilità e ha delle conseguenze: è in atto un’inchiesta della magistratura, ne attendiamo fiduciosi l’esito”.

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  • Giuseppe |

    Paragonare gare in cui uomini e donne decidono di rischiare in proprio non ha nulla a che fare con l’ impiego di animali che non possono decidere, ma vengono obbligati a sottoporsi a maltrattamenti. Non si venga a dire che i cavalli di Siena sono trattati bene alla luce dei continui incidenti ” mortali ” che si verificano in nome di un becero campanilismo e di interessi economici. E’ ora di finirla !!

  • Giuseppe |

    Paragonare gare in cui uomini e donne decidono di rischiare in proprio non ha nulla a che fare con l’ impiego di animali che non possono decidere, ma vengono obbligati a sottoporsi a maltrattamenti. Non si venga a dire che i cavalli di Siena sono trattati bene alla luce dei continui incidenti ” mortali ” che si verificano in nome di un becero campanilismo e di interessi economici. E’ ora di finirla !!

  • fabrizio maria garzi malusardi |

    Fate un Palio al Trotto.

  • fabrizio maria garzi malusardi |

    Fate un Palio al Trotto.

  • Gianni |

    Io mi meraviglio davanti a chi IGNORA un concetto molto semplice; quello del libero arbitrio. Altro che stare qui a valutare quella che lei reputa l’ignoranza altrui………

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