AGGIORNAMENTO DEL 23 OTTOBRE 2018 – IL SINDACO DI SIENA: “ANIMALISTI, BASTA OFFENDERE LA CITTA'”
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AGGIORNAMENTO DELLE 21.30 – IL CONSORZIO PALIO DI SIENA AI CONTRADAIOLI: “NON RISPONDETE AI SOCIAL NETWORK”
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“In una Rai che guarda al futuro rivolgendosi soprattutto alle nuove generazioni è spiacevole constatare che si debba ancora oggi trasmettere degli eventi che, seppur legati ad antiche tradizioni, non sembrano più essere compatibili con i valori condivisi della società contemporanea. È questo il caso, ad esempio, del Palio di Siena dove giusto ieri è stato abbattuto il meraviglioso cavallo Raol dopo l’ennesimo rovinoso incidente“. A sottolinearlo è il consigliere di amministrazione di Viale Mazzini, Riccardo Laganà. “Le immagini della gamba spezzata, ripresa più volte dai media, è molto forte, al pari di qualsiasi altra scena violenta, certamente da non giustificare o legittimare. Nel segno dei valori della tradizione – aggiunge Laganà, consigliere eletto dai dipendenti della tv pubblica e animalista convinto – viene purtroppo veicolato anche l’incivile messaggio che gli animali, e dunque i soggetti più deboli, possano esseri considerati come oggetti che, una volta danneggiati, si possono rottamare per sempre”. “Ritengo che la nuova Rai, con i suoi nuovi linguaggi multimediali, debba aprire la mente delle nuove generazioni alla compassione e al rispetto per il prossimo, animali compresi. Per fortuna la nostra azienda di servizio pubblico ha nel suo palinsesto il rispetto per l’ambiente e per gli animali. Su questa linea occorre proseguire – conclude Laganà – e per questo ritengo sia ormai fuori luogo trasmettere eventi come il Palio di Siena che certamente non educano al rispetto delle caratteristiche etologiche dei nostri amici animali”. Sulla stessa lunghezza d’onda di Laganà anche l’associazione antivivisezionista Lav: “Chiediamo al neo Presidente della Rai Marcello Foa di rendere pubblico l’accordo, nella sua presumibile entità economica, per le due dirette televisive e per questo terzo Palio straordinario organizzato, in diretta su Raidue, per celebrare la fine della Grande Guerra. Evidentemente nel 2018 i cavalli sono ancora in guerra, fino alla morte. Con il benestare degli addetti ai lavori? Di certo senza il benestare di tanti cittadini e telespettatori indignati – e hanno tutto il diritto di essere indignati – per uno spettacolo che ha mandato a morte o ha contribuito a mandare a morte così tanti cavalli”. Lav denuncerà i responsabili della morte del cavallo. Condanne all’indirizzo del Palio anche da Enpa, che annuncia una denuncia penale, da Michela Vittoria Brambilla (“un inferno per gli aninali”), dal Codacons (“presenteremo un esposto alla Procura di Siena). Rinaldo Sidoli dell’Ape lancia una petizione (“facile”, solo 7.500 firme richieste, già oltre le 5mila dopo poche ore) su change. (foto sotto di Claudio Giovannini/Ansa)