A NAPOLI UN CITTADINO E LA POLIZIA SALVANO UN CAPRETTO…
A Napoli un cittadino ha fermato ieri un giovane che portava un capretto legato e immobilizzato su un passeggino, presumibilmente diretto a un macello clandestino. Ripetendo “ho chiamato la Polizia” e “state torturando un animale”, l’uomo ha cercato di bloccare il ragazzo con l’animale. Si sentono voci di donna intorno dire “è la nostra festa”e l’uomo ribattere “festeggiate pure ma senza torturare animali, noi non facciamo così, qua non si fa”. Poi la Polizia interviene risolvendo la situazione. Il video è stato messo online ieri da Matteo Salvini che su twitter ha commentato: “Oggi in tutta Italia i fedeli musulmani hanno celebrato la #festadelsacrificio, che prevede il #sacrificio di un animale, sgozzandolo. A Napoli questo capretto è stato salvato all’ultimo ma nel resto del Paese centinaia di migliaia di bestie sono state macellate senza pietà”. Anche Rinaldo Sidoli di Animalisti italiani onlus chiede (sotto) al governo di intervenire modificando le norme che regolano la macellazione rituale. La Festa del sacrificio è iniziata ieri e, come tradizione per gli islamici, si conclude sabato. Durante l’Eid al-Adha viene sacrificato un ovino, un caprino, un bovino o un camelide per ricordare la prova superata da Abramo, cui venne concesso in estremis dall’angelo inviato da Allah di sgozzare un montone al posto del figlio Ismaele.
Un uomo portava in giro per Napoli un capretto legato su una carrozzina per 'celebrare' la Festa islamica del sacrificio. Siamo fermamente convinti che il Governo debba rivedere con urgenza le norme sulla macellazione rituale. È una pratica cruenta che deve essere superata. pic.twitter.com/Z9AWSxf4xU
— Rinaldo Sidoli (@rinaldosidoli) August 22, 2018
…E A FIRENZE SETTE DENUNCIATI DAI CARABINIERI FORESTALI
Scoperti dai carabinieri forestali due allevamenti di capre e pecore in provincia di Firenze dove venivano eseguite macellazioni clandestine, effettuate con la tecnica dello sgozzamento senza stordimento dell’animale, come previsto dal rituale islamico in occasione della festa del Sacrificio. I reati contestati sono quelli di uccisione di animale e macellazione clandestina. Tali pratiche, non autorizzate, provocano gravi sofferenze non necessarie all’animale macellato non essendo utilizzati strumenti di stordimento. Rischi anche di carattere igienico sanitario, sia per quanto attiene la sicurezza del prodotto alimentare che per la salubrità dei luoghi utilizzati. Uno degli allevamenti controllati si trova in località Praticelli, a Castelfiorentino. Ieri, al momento dell’accesso dei militari, era in corso la macellazione di un ovino per sgozzamento, senza stordimento. Sul posto sono stati identificati alcuni uomini di origine marocchina, che stavano assistendo alla macellazione per poi procedere all’acquisto. Nell’allevamento, controllato dagli ispettori della Asl, erano presenti 59 tra capre e pecore, per la maggior parte sprovviste di segni identificativi. Gli animali vivi, la carcassa e gli strumenti da macello sono stati sequestrati. Verifiche sono state condotte anche in un secondo allevamento, in via dell’Ormicello a Empoli, dove sono stati scoperti alcuni uomini marocchini intenti a macellare sette capre dopo averle sgozzate. Trovati anche numerosi ovini vivi non identificabili.