Uccidiamo 60 miliardi di animali terrestri l’anno per nutrirci: “Tras los muros” ci mostra come

Ogni anno uccidiamo più di 60 miliardi di animali terrestri per nutrirci. “Come” li uccidiamo è l’argomento che interessa il fotoreporter Aitor Garmendia: “L’industria della carne nasconde deliberatamente ciò che accade dietro le sue mura”, dice il fotografo (parafrasando Lev Tolstoj) che ha scelto di documentare con una foto al giorno per i prossimi 365 giorni il destino degli “oppressi”, gli animali mandati al macello. Il progetto di Garmendia si chiama “Tras los muros” e si trova su twitter con l’hashtah #matadero365. La prima foto del servizio lungo un anno è stata postata il 2 aprile. Riprende una vacca morente (foto sopra) ma in seguito Garmendia ha diffuso anche immagini di pollame e suini (nelle foto sotto, 8/365 e 35/365), scattate oltre le mura di 58 mattattoi. Anche se la sua identità è circondata da un alone di mistero, Aitor Garmendia un paio di mesi fa ha vinto il primo premio nella categoria “Scienza e storia naturale” del Picture of the Year international con una foto della serie “Matadero”, scattata in Messico tra il 2015 e il 2017. “Tras los muros” è un progetto fotografico per la liberazione degli animali: “Non è un collettivo o un’organizzazione ma la firma di un progetto personale nel quale, per ragioni operative e di sicurezza, non svelo la mia identità”, è scritto sul sito.

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  • Alice |

    Sono d’caccordo con le considerazioni di Maria Pia, non riesco e non voglio aggiungere altro, le immagini pubblicate valgono più di qualsiasi mia altra “inutile” parola.

  • Alice |

    Sono d’caccordo con le considerazioni di Maria Pia, non riesco e non voglio aggiungere altro, le immagini pubblicate valgono più di qualsiasi mia altra “inutile” parola.

  • Dario |

    A me vengono i brividi! È imperativo NON essere complici.
    Io non lo sono

  • Dario |

    A me vengono i brividi! È imperativo NON essere complici.
    Io non lo sono

  • Maria Pia |

    Capisco che si tratta di un lavoro grazie al quale una famiglia sopravvive però c’è un modo per abbattere glia animali e cioè con un colpo solo dritto in fronte e l’animale muore all’istante senza nemmeno accorgersene. Forse così è più dignitoso. Forse.

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