Anche i cavalli sanno riconoscersi allo specchio come gli esseri umani. Lo rivela uno studio pilota del dipartimento di scienze veterinarie dell’Università di Pisa. Tuttavia per avere certezza occorre attendere gli ulteriori accertamenti che sono in corso e che si concluderanno nei prossimi mesi. Riconoscersi allo specchio è una prerogativa dell’uomo e di poche altre specie, come scimmie antropomorfe, elefanti asiatici, delfini e gazze, una capacità che presuppone una coscienza di sé e specifiche competenze cognitive e percettive. Il comune denominatore di queste specie è un cervello complesso, che spesso corrisponde a un sistema sociale altrettanto complesso. Gli studiosi pisani Paolo Baragli, Elisa Demuru, Chiara Scopa ed Elisabetta Palagi sono partiti da queste premesse per lanciare una nuova sfida scientifica e capire se anche i cavalli sono capaci di riconoscersi allo specchio. I risultati dello studio sono stati pubblicati in un articolo uscito sulla rivista PlosOne e saranno presentati al pubblico in un incontro divulgativo che si svolgerà venerdì prossimo, 9 giugno, alle 16.30 al Museo di Storia Naturale di Calci (Pisa). “Abbiamo selezionato il cavallo – spiega Baragli – non solo in quanto animale sociale capace di riconoscere individualmente gli esseri umani e i propri simili con modalità multisensoriali ma soprattutto per il ruolo che questa specie ha svolto e svolge in condivisione con l’uomo, in ambito produttivo, ludico-sportivo e terapeutico grazie alla pet therapy”. Secondo il produttore Horse Mirrors Uk, con uno specchio nella stalla i “cavalli sono più rilassati, più felici” e l’installazione produce “un effetto molto significativo sulla riduzione o l’arresto” delle fobie tipiche degli equidi. (nella foto sopra, un prodotto specifico per stalle in materiale acrilico di Horse Mirrors Uk)
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.