Roma, pecore “tosaerba” nei parchi? Pratica consolidata in Italia e all’estero

AGGIORNAMENTO DEL 24 MAGGIO 2018 IN CODA – ACCORDO A ROMA TRA COLDIRETTI E AMMINISTRAZIONE SU PECORE TOSAERBA

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AGGIORNAMENTO DEL 18 MAGGIO 2018 IN CODA – ANCHE LE VACCHE A TOSARE L’ERBA ROMANA

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POST ORIGINALE DEL 17 MAGGIO 2018

Avvalersi delle pecore e di altri animali come ‘tosaerba’ naturali nei parchi e nelle grandi ville di Roma. E’ l’obiettivo annunciato dall’assessore capitolino all’Ambiente Pinuccia Montanari in una diretta Fb. Tra le domande dei cittadini, lette in diretta dall’assessore, quella di Simonetta che ha sottolineato come “al Castello di Berlino si” sia “tornati ai vecchi tempi con pecore e caprette come tosaerba”. “Non male… anche noi – la replica di Montanari -. La sindaca Virginia Raggi anche di recente mi ha sollecitato all’utilizzo delle pecore e degli animali per effettuare questa attività, che già viene fatta al parco della Caffarella. Ma noi vorremmo estenderla ad altri parchi, anche alle grandi ville. E’ un modo semplice, usato anche in una grande città come Berlino (nella foto sotto un gregge in azione a Charlottenburg), è molto giusto e interessante”. Un’esperienza dello stesso tipo è stata fatta anche a Parigi, sebbene con numeri poco significativi. Comunque a Roma, a quanto si apprende, l’assessorato all’Ambiente ha già avuto i primi contatti con la Coldiretti per tentare una sperimentazione. Si punta ad avviare il progetto nei parchi della periferia di Roma. “Con cinquantamila pecore allevate nel comune di Roma, la Capitale può già contare su un vero esercito di tosaerba naturali”, afferma l’associazione dei coltivatori mentre la sezione laziale ci vede “un’interessante opportunità per lo sviluppo del settore agricolo”. Anche città italiane usano o hanno usato questo metodo in passato, per esempio Ferrara, in Emilia Romagna (nella foto sopra) o Torino.

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AGGIORNAMENTO DEL 18 MAGGIO 2018 – ANCHE LE VACCHE A TOSARE L’ERBA ROMANA

Dopo l’ esperimento delle pecore taglia erba nei parchi la Capitale è pronta ad utilizzare anche le mucche. Lo ha annunciato l’assessore all’ Ambiente del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, in un’intervista a InBlu Radio, il network delle radio della Cei. “L’idea di utilizzare le pecore per tagliare l’erba – ha ricordato la Montanari – la stiamo già sperimentando nel parco della Caffarella. Un’attività che funziona molto bene e dove le pecore falciano un’area vasta. Per questo vogliamo estendere l’esperimento in altre zone di verde molto estese considerando che Roma è uno dei territori più vasti d’Europa con 44 milioni di metri quadrati di verde da gestire. E con la carenza di risorse e personale abbiamo cercato di trovare tutte le possibili soluzioni”. “Il Comune di Roma – ha spiegato Montanari – ha già le pecore di proprietà, possiede infatti due aziende agricole a Tenuta del Cavaliere e a Castel di Guido. In queste aziende abbiamo anche alcune mucche che potrebbero essere utilizzate quando l’erba è particolarmente alta. Ovviamente saranno utilizzate sempre in aree chiuse. Siamo anche felici di siglare dei protocolli d’intesa con soggetti che possono mettere a disposizione questo tipo di soluzioni”.

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AGGIORNAMENTO DEL 24 MAGGIO 2018 – ACCORDO A ROMA TRA COLDIRETTI E AMMINISTRAZIONE SU PECORE TOSAERBA

Un protocollo per “tutelare la biodiversità” a Roma formalizzando anche la possibilità di usare le pecore come tosaerba in alcuni parchi della campagna e periferia romana. Questo il contenuto dell’intesa siglata da Campidoglio e Coldiretti e presentata oggi dalla sindaca Virginia Raggi. Il dipartimento Ambiente ha già individuato circa 20 aree verdi in cui gli agricoltori sono autorizzati a sfalciare l’erba gratuitamente con mezzi propri e a prelevarla per destinarla l’alimentazione degli animali: si va dal parco degli Acquedotti al parco del Pineto. “Questo protocollo di intesa – spiega Raggi – vuole valorizzare la funzione agricola di questa città che ha 40 milioni di metri quadri di verde e circa il 40% ha vocazione agricola. Una delle iniziative riguarda la cura delle aree verdi agricole o di campagna, quella parte di cintura spesso abbandonata a se stessa” e per cui si prevede la “pulizia sia attraverso mezzi meccanici sia attraverso l’ecopascolo. Non porteremo le pecore al centro di Roma ma restituiremo loro le area che gli erano state sottratte: la campagna romana”.

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