Ferrara, tornano le seicento pecore che per un mese brucano l’erba in città

Torna nei prossimi giorni a Ferrara il gregge di circa seicento pecore del pastore Massimo Freddi che, per circa un mese, pascolerà nell’intero sottomura cittadino per poi ritornare agli alpeggi estivi. Anche quest’anno, infatti, come già nella primavera del 2016, l’Amministrazione comunale di Ferrara ha accolto positivamente la richiesta di permanenza in città avanzata dal pastore. Il gregge proveniente dall’argine del Po ha ottenuto anche quest’anno il nulla osta dell’unità operativa attività veterinarie dell’Usl di Ferrara – finalizzato alla verifica dello stato fitosanitario – richiesto per il pascolo vagante. Nel 2016, qualche problema con le vaccinazioni c’era stato: una volta attraversato il Po, il pastore aveva scoperto che le norme per la brucellosi osservate in Lombardia non valevano per l’Emilia Romagna e i vigili urbani di Bondeno avevano multato le pecore. Altri guai Freddi li ha avuti con uno dei cani pastore legato alla catena, comportamento non ammesso dal regolamento per il benessere animale emiliano. La transumanza del gregge come tutti gli anni è iniziata nel mese di settembre 2016 partendo dalle montagne della Val Trompia per poi proseguire verso il lago di Garda, il fiume Mincio, la sponda veneta del Po e attraversare infine il ponte tra Ficarolo e Stellata.

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