Niente pellicce alle Olimpiadi: le ragioni degli animali arrivano sotto i 5 cerchi di Pyeongchang

L’attivista di Peta Ashley Fruno, senza vestiti, sfida i -10 gradi C di Pyeongchang per portare fin sotto i cinque cerchi olimpici le ragioni degli animali. Per un quarto d’ora parla con i giornalisti delle richieste di People for the Ethical Treatment of Animals’ perchè si ponga fine al commercio delle pellicce, indossando solo biancheria intima, orecchie rosa da coniglio e un paio di guanti: “I campioni non indossano la pelle degli animali”, si legge su uno dei cartelli che la Fruno mostra agli obiettivi dei fotografi (nelle immagini sopra e sotto Dimitar Kilkoff/Afp) in Corea del Sud. “Purtroppo molti coreani indossano pellicce”, ha detto la donna all’agenzia Reuters, aggiungendo che la Cina, che ospita i Giochi invernali del 2022, è uno dei maggiori esportatori di pellicce del mondo. “Tutti, atleti, ospiti e turisti, sappiano che non dovrebbero indossarne: è crudele verso gli animali e nel 2018 non ce n’è bisogno”, ha spiegato. Tra un selfie e l’altro con i volontari olimpici e sotto l’occhio vigile di poliziotti incuriositi, una tremante Fruno ha anche parlato brevemente del commercio di carne di cane nel paese, rivelando che Peta non ha (stranamente) piani per una campagna sulla questione durante i Giochi. “Siamo contro il commercio di carne di cane ma oggi stiamo parlando di pelliccia”, ha detto. Sull’accoglienza in Asia, la donna ha notato che la reazione allo stile di protesta di Peta è diversa da quella degli occidentali: “I diritti degli animali sono un concetto nuovo qui, magari sciocchiamo le persone ma scopriamo anche che molte di loro non hanno mai preso in considerazione questi problemi e sono molto comprensivi e aperti quando ne vengono messi al corrente”, ha concluso.

An activist of the People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) attends a protest next the Olympics ski jumping tower ahead of the Pyeongchang 2018 Winter Olympic Games in Pyeongchang on February 6, 2018. / AFP PHOTO / Dimitar DILKOFF

epa06499092 An activist of the People for the Ethical Treatment of Animals (PETA) stages a protest next to the Olympic rings at the Alpensia resort before the start of the PyeongChang 2018 Olympic Games, South Korea, 06 February 2018. According to PETA the protest is to remind people 'that the fur of rabbits and other animals belongs only on its original owners'. In their statement PETA is refering to China, the world's largest fur explorer and the conditions rabbits there are being kept and treated. EPA/JEON HEON-KYUN

EPA/JEON HEON-KYUN

  • Francesca |

    Sarebbe bello e civile che le pellicce sparissero definitivamente dalla faccia della terra! Sono crudeli inutile e molto volgari. Lasciamole ai loro LEGITTIMI proprietari! Su di loro sono bellissime…Tralasciando poi i metodi a dir poco raccapriccianti che avvengono nell’allevamento e nell’uccisione degli animali nel sud-est asiatico.

  • Francesca |

    Sarebbe bello e civile che le pellicce sparissero definitivamente dalla faccia della terra! Sono crudeli inutile e molto volgari. Lasciamole ai loro LEGITTIMI proprietari! Su di loro sono bellissime…Tralasciando poi i metodi a dir poco raccapriccianti che avvengono nell’allevamento e nell’uccisione degli animali nel sud-est asiatico.

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