Gli animali votano? Le associazioni propongono alla politica le priorità animaliste per il 4 marzo

AGGIORNAMENTO DEL 2 MARZO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DI ATA PC ITALIA

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AGGIORNAMENTO DEL 1° MARZO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DI ENPA

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AGGIORNAMENTO DEL 26 FEBBRAIO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DEI VETERINARI ANMVI

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AGGIORNAMENTO DEL 21 FEBBRAIO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DEL CIWF

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AGGIORNAMENTO DEL 9 FEBBRAIO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DI ANIMALISTI ITALIANI ONLUS

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AGGIORNAMENTO DEL 9 FEBBRAIO 2018 IN CODA – LE PRIORITA’ DI ANIMAL LAW

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POST ORIGINALE

In vista dell’appuntamento elettorale del 4 marzo 2018 le associazioni animaliste hanno preparato l’elenco delle loro priorità da sottoporre all’attenzione dei partiti e dei loro candidati. Se tutti chiedono il riconoscimento di un ruolo giuridico degli animali e più diritti, c’è poi chi pensa a un taglio all’imposizione fiscale su farmaci e cure, chi si concentra sulla lotta al randagismo o sul veganesimo. Su 24zampe abbiamo già pubblicato i programmi del Movimento animalista, fatto proprio da Forza Italia, e del Partito democratico. Siamo in attesa che il Movimento 5 stelle renda pubblico il suo. In un’ottica di informazione di servizio raccogliamo qui le segnalazioni delle prime ong, proponendoci di aggiungere in coda chi arriverà dopo.

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LAV

Lav propone cinque temi che investono in modo ampio e trasversale la società, registrando tendenze ormai stabili nell’opinione pubblica, che puntano a maggiori tutele per gli animali, non solo a vantaggio di chi ne ha accolto in casa uno o più, né soltanto per chi si definisce animalista, ma come traguardo di civiltà per tutti i cittadini.

  • Riconoscimento costituzionale dei diritti degli ANIMALI, “ESSERI SENZIENTI”, NON COSE, in attuazione dell’articolo 13 del Trattato Europeo, con il conseguente rafforzamento della loro tutela, in sede civile e penale, e attraverso attori deputati a questo compito;
  • Lotta al RANDAGISMO – anche disincentivando le attività che alimentano traffici e commercio – e incentivi fiscali per chi ha accolto in casa degli animali, parte della famiglia e non “beni di lusso”;
  • Tutela degli ANIMALI SELVATICI, attraverso l’abolizione della caccia e la riacquisizione da parte dello Stato delle competenze sulla cura e la salvaguardia degli orsi in natura (“vittime autorevoli” della passata Legislatura!), azioni esclusivamente non cruente per il contenimento delle specie “invasive”, divieto d’importazione, detenzione e commercializzazione di animali esotici;
  • ANIMALI LIBERI dallo sfruttamento negli spettacoli, nell’esibizione, nelle feste popolari (circhi, zoo, acquari e delfinari, palii, eventi, sagre e lotterie) e nel trasporto (carrozzelle);
  • CONTRASTO DELLA CRUDELTÀ sugli animali a fini alimentari (promozione di scelte alimentari vegan, disincentivazione degli allevamenti e dei trasporti di animali per la macellazione…), scientifici (superamento della vivisezione partendo dal sostegno ai metodi sostitutivi), di abbigliamento (divieto di allevamento di animali “da pelliccia”) e anche attraverso una fondamentale azione di sensibilizzazione e di educazione al cambiamento, con l’attivazione dei programmi scolastici per la conoscenza e la tutela degli animali, previsti dalla Legge 189 del 2004.

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LEGA DEL CANE LNDC

Ecco i sei punti di Lndc pubblicati qui da 24zampe nei giorni scorsi:

  1. #iotivotose modifichi il Codice Civile per sancire lo status degli animali come esseri senzienti e non cose e inasprisci le pene per i reati contro gli animali, assicurando il carcere a chi si macchia di questi delitti;
  2. #iotivotose assicuri l’applicazione corretta delle norme contro il randagismo da parte degli enti locali e il controllo rigoroso dei canili per assicurare il benessere degli animali;
  3. #iotivotose consenti la prescrizione di farmaci generici umani per uso veterinario, rendendoli accessibili a tutti, incentivi la sterilizzazione degli animali di proprietà e prevedi agevolazioni per le cure veterinarie per chi ha un reddito basso;
  4. #iotivotose applichi norme più restrittive nei confronti della caccia, ad esempio abolizione art. 842 C.C., e ti impegni ad abolire definitivamente l’attività venatoria per la tutela degli animali, delle persone e della natura;
  5. #iotivotose metti fine alla vivisezione, favorendo la ricerca con metodi sostitutivi, fermi lo sfruttamento degli animali nei circhi, zoo, delfinari, palii, sagre, abolisci le carrozzelle e altri veicoli trainati da animali, vieti l’allevamento degli animali da pelliccia;
  6. #iotivotose promuovi campagne di sensibilizzazione e informazione sul corretto rapporto uomo-animale nelle scuole e nella società in generale e incentivi scelte alimentari senza prodotti animali per rispettare la vita di tutti gli esseri senzienti e la salute anche umana.

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OIPA

Con i dieci punti dell’iniziativa #votaancheperloro Oipa vuol far avere alle segreterie di partito delle priorità da sottoscrivere per farsi portatori di impegni concreti a favore degli animali nei prossimi cinque anni.

  1. Inserimento nella Costituzione Italiana del riconoscimento degli animali quali esseri senzienti come previsto dal Trattato dell’UE
  2. Riformulazione del Codice penale, Libro II, Titolo IX bis “Dei delitti contro il sentimento per gli animali” con inasprimento delle pene e inserimento di nuove fattispecie di reati (divieto di utilizzo di bocconi avvelenati, divieto di utilizzo del collare elettrico)
  3. Regolamentazione e ampliamento delle competenze delle guardie particolari giurate zoofile volontarie che sono una risorsa del terzo settore
  4. Aumento dei fondi destinati ai metodi sostitutivi nell’ottica dell’abolizione della sperimentazione animale
  5. Divieto di allevamento per qualsiasi specie animale ai fini di sperimentazione o ai fini di abbigliamento
  6. Creazione di tavolo tecnico permanente presso il Ministero della salute con la presenza delle associazioni più rappresentative a livello nazionale con lo scopo di una valutazione del benessere animale in ogni sua tematica
  7. Modifica e miglioramento della legge 281/91 che preveda almeno: divieto di detenzione di cani a catena, anagrafe felina obbligatoria
  8. Abbassamento della IVA dal 22% al 4 % per le spese veterinarie
  9. Abolizione della attività venatoria e immediata abolizione dell’articolo 842 del Codice civile che permette l’accesso ai cacciatori nei terreni altrui
  10. Prevedere piani di alimentazione comprensivi di pasti vegani e/o vegetariani nelle scuole di ogni ordine e grado e negli istituti di ricovero pubblici

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ANIMAL LAW

Questi i temi attinenti alla tematica animale che l’associazione Animal Law segnala a candidati e schieramenti politici come assolutamente prioritari in vista delle prossime elezioni politiche:

  1. Gli animali siano riconosciuti “esseri senzienti” nel codice civile, con espressa tutela della loro individualità e dignità. Sono state presentate già plurime proposte di legge in tal senso; l’associazione ha avviato nel maggio 2017 la campagna #esserisenzienti, per chiedere al Parlamento di procedere con urgenza. Sul tema è stato organizzato un convegno a Bologna.
  2. Punire più severamente i reati contro gli animali (uccisione e maltrattamento di animali, uccisione di fauna protetta). Occorre modificare anche la rubrica del titolo IX bis del libro secondo del codice penale (“Dei delitti contro il sentimento per gli animali”) che appare anacronistica, laddove gli animali sono i veri soggetti passivi del reato e la tutela non può quindi essere mediata dal sentimento di pietà umana. Si segnala, inoltre, che la letteratura scientifica è unanime nel riconoscimento di una stretta correlazione tra condotte violente verso gli animali e la patogenesi di comportamenti antisociali, violenti e criminali (reati contro il patrimonio e gli esseri umani, specialmente verso soggetti deboli): motivazione che indurrebbe ad elevare la risposta sanzionatoria del sistema contro gli autori di sevizie a danno di animali, proprio per impedire un tale conclamato fenomeno di escalation criminale. Da notare che, non a caso, il rituale di iniziazione mafiosa prevede l’uccisione a sangue freddo di un animale. Per maggiori informazioni, si rimanda al lavoro dell’associazione partner ‘Link Italia Aps’.
  3. Un impegno serio in direzione dell’eliminazione di pratiche etologicamente insostenibili, sulle quali vi è ampia condanna da parte della comunità scientifica e forte biasimo da parte della società: ci si riferisce in particolare alla detenzione di animali selvatici nei circhi (il “graduale superamento” è da accelerare il più possibile) ma anche a modalità di detenzione in ambito zootecnico che appaiono incompatibili con un livello accettabile di benessere animale, quali ad esempio l’allevamento in batteria e la castrazione dei suinetti senza anestesia.
  4. Da ultimo, ci uniamo alla richiesta proveniente anche dalla Fnovi di riduzione dell’IVA sul farmaco e sulle prestazioni veterinarie.

Animal Law è un’associazione non-profit fondata nel 2016 da avvocati e altri professionisti qualificati. Il nostro obiettivo è ottenere leggi più eque per gli animali, al passo con l’evoluzione scientifica e sociale. Inoltre, organizziamo molteplici iniziative informative, formative ed educative mirate ad allargare le basi culturali sul tema, favorendo al tempo stesso una corretta applicazione delle leggi esistenti.

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ANIMALISTI ITALIANI ONLUS

Pubblichiamo i punti contenuti nel “Programma elettorale animalista” di Animalisti Italiani Onlus inviato a tutte le forze politiche (coalizioni, candidati e segretari di partito) in corsa per le Elezioni del prossimo 4 Marzo. Un programma che l’Associazione presieduta da Walter Caporale ha invitato a sottoscrivere e inviare (tramite e-mail o fax) entro domenica 18 Febbraio, per poi rendere pubblica, venerdì 23 Febbraio, la lista di coloro che, nella prossima Legislatura, sceglieranno di occuparsi anche dei diritti animali.

COSTITUZIONE: Il riconoscimento nella Costituzione del principio del rispetto degli animali;

MALTRATTAMENTI: Rafforzamento, nel Codice Penale, dei reati a danno degli animali e cancellazione di “tenuità del fatto” e “messa alla prova”;

ZOOERASTIA e SOCIAL NETWORK: Contrasto alla zooerastia e alla diffusione dei reati contro gli animali sul web, innanzitutto con il rafforzamento dei Nuclei specializzati sugli animali delle Forze di Polizia;

CIRCHI CON ANIMALI: Abolizione del Finanziamento statale (inserito nel Fondo Unico per lo Spettacolo) ai circhi che fanno uso di animali; attuazione entro il mese di novembre 2018, di un Decreto Legislativo per la riforma delle disposizioni legislative in materia di attività circensi, in particolare per l’eliminazione dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle stesse (così come previsto nel DDL 2287-bis);

CAVALLI: Riconoscimento agli equidi dello status di animali d’affezione;

VIVISEZIONE: Incentivazione e finanziamento della ricerca con metodi alternativi alla vivisezione e destinazione del 50% dei fondi pubblici agli Istituiti e ai Centri di ricerca che non utilizzano animali;

SANDBLASTING: Contrasto al fenomeno della sabbiatura (sandblasting), per la realizzazione di jeans sbiancati, impedendo l’importazione di capi d’abbigliamento realizzati con tali tecniche, dannose per uomini ed animali;

GARANTE DIRITTI ANIMALI: Garante dei diritti degli animali, da istituire presso la Presidenza del Consiglio;

GIORNATA DEGLI ANIMALI: Istituzione della Giornata nazionale degli animali;

RANDAGISMO E ABBANDONO: Corsi obbligatori di Formazione dei gestori dei canili pubblici e privati, con rilascio di Attestato, e partecipazione ai corsi anche di associazioni animaliste riconosciute a livello regionale o nazionale; controlli obbligatori annuali ai canili da parte delle Asl Veterinarie. Trasferimento dei finanziamenti pubblici alla microchippatura ed alla sterilizzazione degli animali ed alla loro adozione responsabile. Detrazione delle spese veterinarie e del cibo per i soli animali adottati o sterilizzati;

CACCIA: Abolizione dell’Articolo 842 del Codice Civile che permette ai soli cacciatori e pescatori l’ingresso nei fondi privati; trasferimento allo Stato, delle competenze sugli orsi e sugli altri animali selvatici;

MACELLAZIONE: Promozione, nelle scuole e negli uffici pubblici, di menù vegetariani e vegani; progressiva disincentivazione del trasporto di animali e degli allevamenti intensivi; revisione della deroga allo stordimento degli animali per motivazioni religiose (prevista dal regolamento europeo CE 1099/2009)

ZOO, ACQUARI, DELFINARI: Trasformazione di zoo, acquari e delfinari in Centri di recupero degli animali sequestrati e maltrattati;

PELLICCE: Divieto di allevamento di animali per pellicce e rigorosi controlli sulle pelli importate da Paesi stranieri.

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CIWF, COMPASSION IN WORLD FARMING

Ciwf Italia ha scelto sei argomenti prioritari in termini di benessere animale per la prossima legislatura e ha chiesto ai partiti e ad alcuni esponenti di rispondere con un impegno chiaro per realizzare ognuno dei punti. M5S, LeU, PD e Movimento animalista hanno risposto alle 6 domande. Solo Lega e Forza Italia non hanno ancora dato nessuna risposta. Per Annamaria Pisapia, direttrice Ciwf, “i punti del nostro programma sono nodi fondamentali per favorire la transizione dell’Italia da paese in cui si pratica prevalentemente l’allevamento intensivo, sistema insostenibile non solo per la crudeltà intrinseca sugli animali ma anche per gli impatti sull’ambiente e rischi per la salute delle persone, ad un paese che guarda avanti, verso un’agricoltura più sostenibile verso tutti: animali, persone e ambiente. Ci preoccupa e, sinceramente, amareggia che la coalizione di centrodestra non ci abbia dato alcun riscontro. I nostri sono temi etici, di salute pubblica e ambientali, su cui si dovrebbe avere consenso unanime ben al di là della parte politica. Ci conforta però di avere avuto le adesioni dei partiti. Dopo le elezioni lavoreremo perché gli impegni presi da questi soggetti politici diventino realtà”. Questi i sei punti:

  1. l’etichettatura volontaria secondo il metodo di allevamento per conigli, suini e bovini;
  2. il divieto dei trasporti di durata superiore a 8 ore;
  3. l’installazione delle telecamere nei macelli;
  4. il divieto dell’uso preventivo degli antibiotici;
  5. gli incentivi alla transizione verso un allevamento più sostenibile;
  6. iniziative per invitare alla riduzione del consumo di carne e prodotti derivati.

Liberi e Uguali si è impegnato su tutti i punti. Il Movimento 5 Stelle, per il quale ha risposto la deputata Chiara Gagnarli, si è impegnato per 5 punti su 6 (non si esprime sulle telecamere nei macelli). Il Partito Democratico, per il quale ha risposto la candidata e responsabile per gli Animali, Patrizia Prestipino, si è impegnato per 5 punti su 6 (sul divieto di trasporti di animali vivi di durata superiore a 8 ore nessuna posizione ufficiale). Il Movimento Animalista, per il quale ha risposto la deputata Michela Vittoria Brambilla, si è impegnato su tutti i fronti. Tutte le risposte qui.

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VETERINARI ANMVI

I veterinari Anmvi osservano che spesso i candidati parlano di animali e modelli di gestione ma mai di sanità veterinaria. Per questo motivo intendono portare il tema al tavolo della discussione, insieme ai Lea (Livelli Essenziali di Assistenza). Inoltre, ci sono animali più presenti nei programmi elettorali – quelli domestici – e altri di cui si parla raramente, come gli allevati e i selvatici. Per questo L’Associazione nazionale dei medici veterinari italiani invita i candidati a:

  1. affrontare le politiche nei confronti degli animali di tutte le specie (d’affezione, da reddito, selvatici) in chiave di sanità veterinaria e di salute pubblica, passando dallo spontaneismo alla competenza scientifico-professionale dei Medici Veterinari e a quella istituzionale delle articolazioni veterinarie centrali e regionali.
  2. valorizzare in tutte le politiche per il benessere degli animali allevati, per il contrasto delle resistenze antimicrobiche e per la promozione delle produzioni alimentari nazionali la neo istituita figura del Veterinario Aziendale, sulla base del ruolo ad essa riconosciuto dalle Autorità sanitarie (centrale e regionali).
  3. revisionare criticamente i Livelli Essenziali Assistenza (LEA) e spostare su una rete di strutture veterinarie private già esistenti sul territorio nazionale, in regime di convenzione, l’erogazione di prestazioni di medicina veterinaria di base agevolata ed IVA esente: a) obbligatorie per legge (controllo demografico, primo soccorso); b) di importanza “one health” (prevenzione delle malattie, delle zoonosi, delle morsicature) in favore di fasce socialmente deboli e incentivanti l’adozione dai canili/gattili;
  4. intervenire sull’IVA e sulle detrazioni fiscali: a) revisionare le aliquote IVA spostando le prestazioni veterinarie e gli alimenti per animali da compagnia in fascia agevolata ed esentare dall’Imposta sul Valore Aggiunto le prestazioni di medicina veterinaria di base obbligatorie e “one health”; b) aumentare significativamente le detrazioni fiscali delle spese veterinarie inviate al Sistema Tessera Sanitaria;
  5. impostare politiche di contenimento della spesa sostenuta per i farmaci veterinari – valorizzando la specie-specificità di questi ultimi e contrastando le derive anti-scientifiche del “fai da te”- promuovendo la diffusione dei generici veterinari e lo spacchettamento (cd blisteraggio) delle confezioni, in funzione di risparmio, anti-spreco, tutela dell’ambiente e uso prudente (cfr. antimicrobico-resistenza).

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ENPA

Sul filo di lana, a soli tre giorni dal voto, arrivano le dieci priorità di Enpa. L’associazione “chiede alle forze politiche di cambiare passo rispetto all’esperienza fallimentare della passata legislatura. Cinque anni, questi, segnati da pesanti attacchi alla legislazione ambientale del nostro Paese e dalle pulsioni ‘animalicide’ di una parte del mondo politico, convinto – si vedano i casi Daniza e KJ2 – di risolvere con le fucilate possibili problemi di convivenza uomo-animale”. Ecco di seguito le dieci priorità individuate da Enpa.

  1. Caccia e fauna. Chiudere la stagione al 31 dicembre, rispettando così il periodo di migrazione prenuziale della fauna, come imposto dalla direttiva “Uccelli” e dalla legge nazionale 157/92. Escludere dall’elenco delle specie cacciabili tutte quelle classificate in declino: SPEC 1, SPEC 2, SPEC3, e si abolisca l’uso dei richiami vivi. Sanzionare più rigorosamente l’uccisione di fauna protetta, con la previsione di un apposito delitto nel Codice Penale. Cancellare l’articolo 842 del Codice Civile, riconoscendo pienamente il diritto del proprietario di un fondo a vietare l’accesso dei cacciatori sul suo terreno. Introdurre l’obbligo di una visita di idoneità psicofisica annuale per i cacciatori, anche al fine di prevenire incidenti (115 vittime dall’apertura della stagione venatoria 2017/2018). Aumentare i controlli sul territorio e sostenere i Centri Recupero Animali Selvatici gestiti dalle associazioni.
  2. Lupi. Approvare senza alcuna ipotesi di uccisione e in tempi brevissimi il “Piano di conservazione del lupo” – ormai in ballo dal 2014 – con tutte le misure necessarie a prevenire eventuali conflitti con le attività umane.
  3. Orsi. Vietare ogni ricorso alle uccisioni ed eliminare ogni possibilità  di deleghe alle regioni e alle province sulla gestione degli orsi quando si prevedono azioni dirette sull’animale. Applicare tutte le strategie e misure di prevenzione. Stringere accordi con “santuari” che possano ospitare gli orsi nel caso si renda necessaria una traslocazione, che deve comunque avvenire nel pieno rispetto delle loro esigenze ecologiche ed etologiche.
  4. Biodiversità e parchi. Rilanciare il sistema dei parchi, con finanziamenti adeguati e con una rigorosa selezione dei vertici sulla base delle competenze scientifiche. Vietare la caccia nelle aree contigue, cioè in quelle zone cuscinetto tra l’area del parco e il resto del territorio tanto importanti per la fauna. Approvare in tempi rapidi e certi la legge sul consumo di suolo, varare finalmente la legge sulla tutela della biodiversità, di cui il nostro Paese è ancora priva.
  5. Vegetarianesimo. Prevedere nelle mense pubbliche e private almeno un giorno a settimana senza carne. Organizzare iniziative di informazione e sensibilizzazione dei cittadini sia sulle gravissime conseguenze che gli allevamenti comportano per il pianeta con il rilascio dei gas serra, sia sulle condizioni di vita degli animali reclusi.
  6. Randagismo. Dare finalmente piena attuazione alla legge 281/91 varando entro 18 mesi un Piano Nazionale in due fasi: la prima per l’applicazione in modo capillare dell’anagrafe canina, la seconda per una campagna di sterilizzazione a tappeto, rivolta soprattutto alle regioni del Sud. Una campagna che, insieme alla diminuzione delle nascite, dia agli animali vaganti la possibilità di una adozione in famiglia. Non è più accettabile che le associazioni, Enpa in primis, siano costrette a fare fronte alle inadempienze di Comuni, Regioni e Asl, principali responsabili per l’emergenza randagismo in alcuni territori. Occorre poi rivedere l’operato dei Comuni sulla gestione dei canili, intervenendo tempestivamente in caso di canili “lager”.
  7. Animali d’affezione. Iva agevolata su pet food e prestazioni veterinarie, oggi esorbitante (22%). Possibilità per i veterinari di prescrivere agli animali farmaci equivalenti ad uso umano. Questa è una misura a costo zero che ridurrebbe sensibilmente l’onere delle cure a carico delle famiglie.
  8. Circhi. Riformare il settore dei circhi con la dismissione degli animali in tempi certi e con la garanzia di una opportuna sistemazione.
  9. Pellicce. Riconvertire gli allevamenti di animali secondo un piano dismissione da attuare entro 36 mesi. Vietare da subito l’apertura di nuove strutture.
  10. Sperimentazione animale. Con la prima sessione di Bilancio prevedere un congruo rifinanziamento dei metodi sostitutivi della sperimentazione animale. La stessa Agenzia Europea per il Farmaco pochi giorni fa ha ribadito che l’obiettivo finale deve essere l’eliminazione dell’uso di animali vivi per i test.

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ATA PC ITALIA

Di seguito i sei punti proposti da Ata – Associazione Tutela Ambiente Animali e Protezione Civile Italia. Ata, nata a giugno del 2016 dall’esperienza ventennale di un gruppo di Amici amanti della natura e degli animali, ha come sui obiettivi precipui la tutela dell’Ambiente in ogni sua sfaccettatura, la salvaguardia degli animali e di ogni forma di vita e la Protezione Civile finalizzata alla salvaguardia degli animali e dell’ambiente. Presente su buona parte del territorio Nazionale i volontari, adeguatamente e professionalmente formati, svolgono efficace informazione zoofila ed ecologica rivolta ai cittadini, ai giovani e nelle scuole, collaborano con la Protezione Civile e con gli Enti e le Associazioni che abbiano finalità similari e offrono un servizio di soccorso zoofilo su ambulanza veterinaria e con operatori formati e certificati dalle ASL di competenza. Ecco i sei punti:

  1. Migliorative sulla gestione dei canili convenzionati o pubblici, che le sterilizzazioni dei cani detenuti all’ interno di tali strutture sia un obbligo, che vengano emanate norme uniche nazionali sulle strutture, e che vengano stabiliti dei prezzi minimi e massimi applicabili che garantiscano il benessere degli animali, con rivisitazione degli importi a livello nazionale ogni 2/3 anni.
  2. Richiediamo che all’ atto della pena, chi viene condannato per reati contro gli animali gli si debba obbligatoriamente vietare di detenere altri animali.
  3. Richiediamo che nei programmi didattici, nelle scuole a partire dalle elementari, venga insegnata l’educazione ambientale, un programma che insegni ai giovani il rispetto della natura, degli animali selvatici, degli animali d’affezione e d’allevamento.
  4. Richiediamo che a tutti gli equini che non vengano detenuti esclusivamente dagli allevamenti atti alla riproduzione umana, di potere essere dichiarati animali d’affezione.
  5. Consentire ai veterinari di poter prescrivere farmaci generici ad uso umano rendendo accessibile a tutti le cure dei propri animali e agevolare coloro che ha un reddito basso.
  6. Poter scaricare dalla denuncia dei redditi tutte le spese veterinarie documentate abbattendo l’attuale il tetto massimo.

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(foto Reuters)