Maltrattamenti ai cavalli delle botticelle, rischiano il processo 41 vetturini di Roma

Quarantuno vetturini romani rischiano di finire sotto processo. I conduttori delle cosiddette botticelle, le tradizionali carrozzelle romane trainate da cavalli, avrebbero ricoverato gli animali in strutture anguste e fatiscenti all’interno dell’ex mattatoio di Testaccio, incorrendo nel reato “punito dagli articoli 110, 113, 727 comma 2 del Codice penale perché in concorso tra loro detenevano i cavalli addetti al servizio di trasporto a trazione animale dentro una struttura posta all’interno del complesso del Foro Boario di Roma in condizioni incompatibili con la natura degli animali e produttivi di gravi sofferenze”. E’ stato il sostituto procuratore di Roma Alberto Galanti a chiudere l’inchiesta, dopo molte denunce di associazioni animaliste, e a rinviare a giudizio 43 persone. Nell’indagine, infatti, sarebbero coinvolti anche un veterinario della Asl Rm1 e il coordinatore di Roma Servizi per la Mobilità srl, responsabile della manutenzione della struttura. “Le indagini sono state aperte del 2014 – spiega il portavoce dell’associazione vetturini romani Angelo Sed – ma a oggi (ieri alle 16, ndr) non abbiamo ricevuto alcun avviso o comunicazione della richiesta di rinvio a giudizio. Abbiamo sentito l’avvocato e ci ha confermato che non ha ricevuto nulla”. Sono anni che si rincorrono le promesse di fermare il servizio, con proposte di botticelle elettriche in strada e calessi trainati dai cavalli solo nel fresco dei parchi. La sindaca Virginia Raggi, come gli altri candidati alla poltrona del Campidoglio, nel maggio 2016 aveva preso l’impegno della dismissione delle botticelle davanti alle associazioni Animalisti Italiani, Avccp, Enpa, Lav e Oipa. Ne avevamo scritto qui su 24zampe. Ma dove latita la politica, la magistratura invece è presente. “Speriamo che l’odierno procedimento giudiziario – si augura la Lav, persona offesa nel procedimento – incoraggi anche la chiusura delle indagini sulla scuderia realizzata al Pincio con sperpero di fondi pubblici e incredibili danni all’integrità di un luogo vincolato come Villa Borghese, e auguriamoci che l’Assemblea Capitolina esamini al più presto la proposta di Delibera di iniziativa popolare per la dismissione delle botticelle”, spiega l’associazione animalista sul proprio sito. La delibera è stata firmata da oltre 10.000 cittadini romani e depositata a febbraio 2015.