Nella Giornata dell’Ambiente a festeggiare è chi delinque: 213 mld $ il fatturato illegale

Nella Giornata mondiale dell’Ambiente, quest’anno dedicata dalle Nazioni Unite alla lotta al traffico di natura, il mondo guarda con preoccupazione alle sorti di otto specie minacciate – orango, tigre (nella foto), elefante, rinoceronte, tartaruga marina, pangolino, tra gli uccelli il bucero dall’elmo e, per la flora, il palissandro. Ma sono solo una piccola frazione di quelle minacciate dal bracconaggio che, insieme con tutte le forme di appropriazione illegale di risorse naturali, ha un fatturato annuale di 213 miliardi di dollari e rappresenta il quarto mercato criminale del Pianeta, secondo la stima del Wwf. Proprio nei giorni scorsi, gli Stati Uniti d’America hanno vietato quasi totalmente il mercato dell’avorio, ne abbiamo scritto qui su 24zampe. Ed è di ieri la notizia che Alitalia, qui, ha sottoscritto l’impegno di United4Wildlife che impedisce il trasporto di materiale proveniente dal traffico di specie protette. “Ben 7mila specie – denuncia l’associazione che per proprio logo ha scelto il panda – sono oggetto di crimini e che ogni anno in Africa vengono cacciati illegalmente più di 30mila elefanti, che Paesi come la Tanzania e il Mozambico hanno perso in soli 5 anni tra il 50 e il 60% della loro popolazione di questi straordinari pachidermi”. “Il commercio illegale è un grave motivo di allarme per migliaia di specie selvatiche spinte sempre più vicino all’estinzione. Reati perpetrati per un guadagno a breve termine, a scapito di benefici collettivi a lungo termine per i cittadini del mondo e gli habitat naturali”, ha sottolineato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. Designata nel 1972 dall’assemblea generale delle Nazioni Unite per ricordare la Conferenza di Stoccolma in cui fu istituito l’Unep che è il Programma dell’Onu per l’Ambiente, la Giornata vede l’Angola ospitare l’evento principale 2016. Sono però diverse centinaia gli appuntamenti in programma nel mondo, Italia compresa. E così si va dall’Osservatorio Vittori sul Monte Cimone, gestito dal Cnr, che rende pubblici dati storici sull’inquinamento dell’aria, allo stretto di Messina, dove la Lipu ricorda l’importanza della tutela delle specie migratorie e sostiene l’Operazione Adorno, il servizio antibracconaggio della Guardia Forestale. “L’Italia è campione di biodiversità” rivendica Coldiretti: sono state salvate dall’estinzione 130 razze allevate tra le quali pecore, bovini, capre ed equidi. Un patrimonio agricolo che, chiedono gli esperti scientifici del Barilla Center for Food and Nutrition in un appello, va riconciliato con la produzione alimentare sostenibile, includendo l’agro-ecologia nelle strategie di mitigazione e di riduzione del cambiamento climatico. Anche la Lav ha una ricetta per la salvaguardia dell’ambiente. “Con una riduzione di gas serra fino al 55%, la scelta vegana è la soluzione per salvare l’ambiente dai continui attacchi”, spiega la Lega antivivisezione, che invita tutti a riflettere sulle conseguenze delle abitudini a tavola e soprattutto sull’impatto che hanno sul pianeta gli allevamenti animali (deforestazione per creare pascoli o piantare monocolture destinate a farli “lievitare” in modo rapido; desertificazione delle terre rese sterili dal sovrappascolo; carenza d’acqua spesso avvelenata dai liquami dei capannoni-stalla) e la pesca industriale e non.