Caccia, associazioni: “La riforma della legge sui parchi non porta benefici”

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La riforma della legge sui parchi non porta “benefici, ma solo problemi e danni per tutti”. Questo il senso dell’appello rivolto da alcune associazioni – tra cui Animalisti Italiani, Enpa (Ente nazionale protezione animali), Italia Nostra, Lac (Lega per l’abolizione della caccia), Lav (Lega antivivisezione), Lipu, Mountain Wilderness, Pronatura – ai componenti della commissione Ambiente del Senato, in merito alla riforma della legge nazionale sulle aree protette, e in particolare rispetto all’articolo 10, proposto dal relatore Massimo Caleo del Pd. “Si sta consegnando l’ultimo territorio italiano libero dalle doppiette, quello dei parchi, al dominio del piombo e dei cinghialai – dicono le associazioni -. Non ci sarà alcun beneficio per il controllo del numero di animali selvatici, ma tanti danni alla natura, oltre che guai gestionali e per la fruizione delle aree protette. Per questo diciamo ai senatori: fermate quel testo”. “E’ una riforma preoccupante, che sta avvenendo in silenzio, approfittando della disattenzione dovuta al caso delle unioni civili, ma che proietta uno scenario molto grave nel futuro della natura italiana – proseguono le ong -. Il testo con cui si intende regolamentare le attività di controllo faunistico piega ogni forma di programma scientifico e di management ambientale alla soluzione del piombo”. E’ per questo che le associazioni chiedono ai senatori di far prevalere “il buon senso” e di valutare “soluzioni diverse e ragionevoli. Siete, siamo ancora tempo per evitare che si scriva questa bruttissima pagina per la natura del nostro Paese”. (Ansa)