Entra in vigore oggi in Italia e in tutta la Comunità Europea il regolamento 2022/1255 della Commissione Europea che riserva alle sole cure umane 18 classi di antibiotici. Sono gli antibiotici critici dei quali va preservata l’efficacia in campo umano e che, con questo fine, vengono banditi dall’uso veterinario. “In sostanza, nessun medicinale potrà più essere autorizzato all’uso veterinario se conterrà uno di questi antibiotici. Il bando vale tanto per le cure negli animali da compagnia quanto negli animali produttori di alimenti”. Lo ricorda in una nota l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi). “L’approccio della medicina veterinaria alle infezioni batteriche sarà sempre più basato sulla prevenzione e sulla ricerca di alternative all’uso di antibiotici. Ma non ci sarà mai una veterinaria ‘zero-antibiotici'”, chiosano gli specialisti.
SEGNALE RADICALE NELLA LOTTA ALL’ANTIBIOTICO-RESISTENZA
“La riserva all’esclusivo uso umano di questi antibiotici è un segnale radicale nella lotta all’antibiotico-resistenza (Abr), il più significativo impegno “one health” assunto dai Medici Veterinari di tutta l’Unione Europea per contrastare l’antibiotico-resistenza nell’uomo. A questo si aggiunge la riduzione nell’impiego di antibiotici in campo veterinario, con risultati che collocano l’Italia tra i paesi Ue con i target di riduzione più ambiziosi. Una doppia azione che fa ritenere che la medicina veterinaria stia dando un contributo enorme alla lotta contro le resistenze antimicrobiche”.
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