In Cina c’è l’allevamento grattacielo: 26 piani per 1,2 milioni di maiali

Una torre di 26 piani con 600mila maiali allevati contemporaneamente e un’altra identica in arrivo. La Cina ha bisogno di proteine e la carne di maiale, qui dove se ne consuma la metà di quella prodotta in tutto il mondo, è considerata strategica dal governo. Non è la prima volta che l’allevamento cinese si spinge verso l’alto e, evidentemente, i rischi sanitari della concentrazione di tanti individui non spaventano le autorità. Conta di più risparmiare prezioso spazio agricolo, nel paese che ha il 10% della terra arabile ma il 20% della popolazione mondiale: anche per questo la costruzione di un secondo grattacielo gemello per maiali è in fase di ultimazione, proprio di fianco al primo. Così saranno in totale 1,2 milioni i suini allevati ogni anno alla periferia di Ezhou, una città sulla sponda meridionale del fiume Yangtze, nella Cina centrale. Nel complesso, gestito attraverso un centro di controllo che ricorda quello della Nasa, spiega il New York Times, ogni piano funziona come una fattoria autonoma per le diverse fasi della vita di un maiale: dalla nascita all’allattamento all’accrescimento.

PAESE “INDIETRO DI DECENNI” NELL’ALLEVAMENTO INTENSIVO SUINO

Il mangime – quasi mezzo milione di tonnellate di cibo al giorno, raccolto in vasche giganti – si sposta tra i piani su un nastro trasportatore e attraverso mangiatoie ad alta tecnologia viene distribuito ai maiali in base alla loro età, peso e salute. In funzione da ottobre, la fattoria verticale Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Animal Husbandry è stata costruita da un produttore di cemento diventato allevatore di maiali con l’ambizione di modernizzare la produzione di carne suina, settore in cui la Cina ancora difetta. Siamo “indietro di decenni rispetto alle nazioni più avanzate, ci sono margini di miglioramento”, dice al Nyt il presidente dell’azienda, Zhuge Wenda. Ma gli allevamenti multipiano si sono sperimentati anche in Europa, con scarsissimo successo. Per gli alti costi legati al rischio di epidemie, che costringerebbero ad abbattere tutti gli animali, e per l’opposizione della popolazione che non vede di buon occhio l’impianto intensivo. (nella foto in alto uno screenshot dal video d’apertura del servizio del New York Times, nella photogallery la prima pagina di oggi)

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AGGIORNAMENTO DEL 20 FEBBRAIO 2023 – BURIONI SUL GRATTACIELO PER MAIALI: UN PARADISO PER I VIRUS

L’edificio di 26 piani in grado di ospitare a regime 650mila animali da allevare, con una capacità di macellazione di 1,2 milioni di suini l’anno, è stato definito il più grande allevamento di maiali al mondo. Ma da subito l’iniziativa ha destato anche le preoccupazioni degli esperti per un rischio aumentato di epidemie animali che potrebbe comportare un allevamento di queste dimensioni mastodontiche. Preoccupazioni condivise anche dal virologo italiano Roberto Burioni. “Dal mio punto di vista, un paradiso per i virus”, scrive l’esperto su Twitter. E aggiunge: “Animalisti dove siete?”. Il docente dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano posta anche la foto dei due maxi edifici che ospitano l’allevamento da record, per un’area complessiva di 800mila metri quadrati, twittata dal console generale cinese a Belfast, che la definisce “fattoria ad alta tecnologia redditizia”. Un’operazione da 4 miliardi di yuan lanciata dalla Hubei Zhongxin Kaiwei Modern Farming, nuova arrivata nel campo dei suini e dell’allevamento, e originariamente attiva nel settore cemento. A esprimere dubbi sono stati diversi esperti di ambiente e One Health, i quali hanno osservato che gli allevamenti intensivi su larga scala aumentano la probabilità di focolai di malattie sempre più grandi. “Se una malattia entra all’interno” di questo allevamento “può esplodere tra gli animali come un incendio”, ha avvertito Matthew Hayek, della New York University, citato dal britannico Guardian. Un aspetto su cui ha convenuto anche il collega Dirk Pfeiffer, della City University of Hong Kong. “Maggiore è la densità degli animali, maggiore è il rischio di diffusione e amplificazione di agenti patogeni infettivi, nonché il potenziale di mutazione”.

Su 24zampe: Il Wwf chiede ai candidati per le elezioni regionali di impegnarsi su fauna e ambiente

  • Dario |

    Nuovi Lager…Fatevi una domanda e datevi una risposta…
    Maledetta umanità

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