La siccità colpisce la fauna selvatica del Kenya, già a rischio d’estinzione

La peggiore siccità degli ultimi 40 anni in Kenya ha ucciso in tre mesi quasi il 2% delle zebre più rare del mondo e 25 volte più elefanti del normale nello stesso periodo. “I ranger hanno contato otto volte più animali morti, o troppo deboli per stare in piedi, rispetto a un normale settembre. L’Amboseli Trust for Elephants ha registrato 50 elefanti morti o dispersi”, ha affermato Benson Leyian, amministratore delegato della Big Life Foundation, che lavora con i proprietari terrieri locali per proteggere le aree di conservazione e i pascoli aperti dell’ecosistema Amboseli. Nella vicina Kitenden Conservancy, il fetore delle carcasse di animali in decomposizione è così forte che alcuni turisti hanno iniziato a indossare maschere protettive, ha detto un ranger all’agenzia Reuters. In più, alcuni animali selvatici stanno morendo per mano dell’uomo. “Stiamo assistendo a un aumento di cinque volte dei casi di persone che braccano carne di animali selvatici, rispetto ad altre stagioni secche”, ha affermato Leyian.

ANIMALI VITTIME NON DEL BRACCONAGGIO MA DI UMANI CHE DIFENDONO IL TERRITORIO

La carenza d’acqua, infatti, sta anche affamando gli animali selvatici. La minor disponibilità delle normali fonti di cibo spinge gli animali verso i margini di città e villaggi, alla disperata ricerca di sostentamento, innalzando pericolosamente il conflitto con le popolazioni locali. Save the Elephants, nel frattempo, segnala un numero crescente di elefanti uccisi da pistole o lance, ma con le zanne intatte, segno che sono caduti vittime di normali occupanti delle aree popolate, piuttosto che del bracconaggio. La crisi non è attribuibile alla sola siccità, dicono gli esperti. Il pascolo eccessivo del bestiame sta impoverendo i pascoli e rendendo più difficile la ripresa degli ecosistemi dalla carenza idrica, ha affermato David Daballen di Save the Elephants.

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