L’olfatto dei cani può riconoscere il tumore al seno? L’istituto Curie, punto di riferimento francese per la lotta al cancro a livello mondiale, lancia una sperimentazione su 450 donne, metà delle quali affette da tumore al seno: alcuni cani addestrati e particolarmente sensibili proveranno a individuare – attraverso compresse di garza utilizzate dalle donne – quali sono quelle utilizzate dalle pazienti che hanno sviluppato il tumore. La sperimentazione nasce dall’intuizione di un’infermiera specializzata in effetti del tumore, Isabelle Fromantin, che si è convinta che le componenti “volatili” potessero fungere da strumenti diagnostici: “Non si tratta di sostituire le mammografie” spiega a Le Parisien ma di poter offrire un’alternativa a chi è reticente a quell’esame o a chi vi accede con difficoltà a causa di handicap o situazione geografica. Nel 2016, il progetto decollò grazie a un appello alle donazioni e all’impegno dell’istituto Curie. Se il test dovesse dare risultati positivi, gli scienziati del Curie ipotizzano di usare l’olfatto dei cani in futuro anche per provare a individuare i tumori alle ovaie. All’ospedale Tenon di Parigi, si studia da una decina d’anni la possibilità di addestrare cani a individuare il cancro della prostata a partire da un campione di urina. (Ansa)
– Aprile 2019 – Con il fiuto del “Dottor Beagle” la diagnosi è quasi perfetta (97%)