Pochi giorni fa il Ministero della Salute ha pubblicato in Gazzetta ufficiale l’ordinanza che proroga quella contingibile e urgente del 6 agosto 2013 sulla tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani. L’ordinanza prevede (all’articolo 1, qui) la possibilità che i comuni organizzino percorsi formativi per i proprietari di cani pericolosi e che i comuni e i servizi veterinari delle Aziende sanitarie locali possano organizzare percorsi formativi per i proprietari di cani, con il rilascio di un attestato di partecipazione, il famoso “patentino”, con la collaborazione delle associazioni dei medici veterinari e con quelle di protezione animale.
I percorsi formativi su base volontaria possono essere promossi e organizzati autonomamente anche da medici veterinari liberi professionisti nel rispetto dei criteri indicati, informando comune, Asl e Ordine professionale.
La Lega antivivisezione Lav, commentando la pubblicazione in GU, si dimostra da una parte soddisfatta della volontà del ministero della Salute di “rafforzare il sistema di prevenzione del rischio di aggressione da parte di cani, implementando la formazione dei detentori di animali per migliorare la loro capacità di comprensione e gestione degli stessi”. D’altro canto ricorda come sia “ormai improcrastinabile la sua trasformazione in legge che stabilisca pene certe per i trasgressori e offra uno strumento che non ha bisogno di essere costantemente rinnovato”. La prima Ordinanza è, infatti, del 2008.
La norma prevede anche che per ogni percorso formativo sia individuato un responsabile scientifico tra i medici veterinari esperti in comportamento animale o appositamente formati dal Centro di referenza nazionale per la formazione in sanità pubblica veterinaria.