I troppi grizzly nell’area di Yellowstone preoccupano gli Usa

Gli orsi grizzly si stanno diffondendo in nuove aree delle Montagne Rocciose, nel Nord degli Stati Uniti. Una discesa – dalle valli selvagge ai terreni agricoli di pianura – che preoccupa agricoltori e allevatori e li spinge a chiedere di riaprire la caccia. I nuovi dati del monitoraggio della popolazione di grizzly mostrano che gli orsi bruni presenti nell’area di Yellowstone – compresa tra gli stati del Montana, Wyoming e Idaho – hanno ampliato il loro raggio di azione di circa 1.500 miglia quadrate (quasi 4mila kmq) negli ultimi due anni. Gli animali, stimati in circa 700 esemplari nella sola area del Parco, potrebbero in realtà essere in numero assai maggiore. Frank van Manen dell’US Geological Survey – riporta Ap – avverte dei rischi: più orsi significano più possibilità di incontro con gli umani e di attacchi al bestiame.

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GLI AMBIENTALISTI: I CONFLITTI CON L’UOMO SONO LA PRIMA CAUSA DI MORTE PER GLI ORSI

Per gli ambientalisti, invece, è troppo presto per togliere agli orsi le protezioni introdotte nel 1975, soprattutto perché i conflitti con l’uomo rimangono una delle prime cause di morte degli orsi. Il Wyoming e l’Idaho l’anno scorso hanno proposto di riaprire la caccia agli orsi grizzly ma sono stati bloccati dalla sentenza di un giudice. Gli avvocati del governo venerdì scorso hanno chiesto a un tribunale d’appello di annullare una parte di tale sentenza ma la soluzione del caso potrebbe richiedere mesi o addirittura anni. (nella foto sopra di Frank van Manen/Ap, un orso grizzly con il suo cucciolo nel Parco Nazionale di Yellowstone, in Wyoming)