I negozi di animali della California dal primo gennaio possono vendere cani, gatti e conigli soltanto se provengono da rifugi pubblici o di organizzazioni non-profit. Lo prevede il Pet Rescue and Adoption Act, votato dal Parlamento statale nel 2017 ed entrato in vigore quest’anno. L’obiettivo della legge è favorire le adozioni di animali randagi e ridurre le spese di gestione dei rifugi da parte dello stato (oggi 250 milioni all’anno). Chi vuole acquistare un animale di razza con pedigree deve rivolgersi ad allevamenti privati, non può più farlo nei negozi. La California è il primo stato americano ad adottare una simile legislazione, in linea con altre misure animal friendly prese da queste parti: la proposta di un’offerta di ristorazione vegana in luoghi pubblici come stadi e aeroporti a Los Angeles, la prima Vegan fashion week che si tiene dal 1° al 4 febbraio nella stessa città, l’eliminazione delle gabbie per le galline allevate, il divieto di servire foie gras nei ristoranti e, nella sola San Francisco, di vendere pellicce. Poche settimane fa anche il Dipartimento britannico per l’ambiente e gli affari rurali (Defra) ha annunciato il divieto di vendere cuccioli di cani e gatti nei negozi. Chi nel Regno Unito vorrà un cagnolino o un gattino di età inferiore ai sei mesi dovrà rivolgersi direttamente a un allevatore o a un rifugio autorizzato.
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