Le associazioni animaliste Enpa, Lav, Lipu insieme alle organizzazioni sindacali e altre associazioni animaliste danno appuntamento per domani mattina, martedì 31 marzo in piazza delle Cinque Lune, a Roma, per un sit in di protesta per dire no alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato. Nel pomeriggio l’iniziativa si sposterà in Piazza Montecitorio.
Vanno in piazza per contestare il progetto di far confluire la Forestale all’interno della Polizia di Stato, “sopprimendo in tal modo – secondo il comunicato dell’Enpa – un patrimonio di conoscenze e di competenze altamente specializzate nel campo dei crimini contro l’ambiente e gli animali. Il Corpo Forestale dello Stato, con cui le associazioni animaliste da sempre collaborano per le repressione di tali reati e il ripristino della legalità, andrebbe valorizzato e potenziato, e non certo cancellato con un “colpo di spugna”.
Il provvedimento sotto accusa è il Disegno di Legge sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, attualmente in Commissione Affari Costituzionali del Senato e in via di approvazione. Secondo i vertici della Lav, la Lega antivivisezione, questa misura prevederebbe lo smantellamento del Corpo Forestale dello Stato quale Forza di polizia autonoma, l’unica specializzata nella tutela degli animali e della sicurezza ambientale.
“Da tempo – spiegano alla Lav – ci opponiamo a quello che abbiamo già definito un autogol per l’Italia civile e onesta, richiamando l’attenzione di istituzioni e cittadini sui compiti svolti dal Cfs, tra cui la lotta ai reati contro gli animali, l’ambiente, la sicurezza agroalimentare”.
Duro anche il commento della Lipu Birdlife Italia, che giudica il progetto “una pessima risposta alla lotta all’ecomafia, alla Terra dei Fuochi, ai trafficanti di animali selvatici, ai contrabbandieri di animali esotici, agli inquinatori dell’ambiente e a coloro che frodano il Made in Italy e i prodotti agroalimentari”.
All’iniziativa hanno aderito anche rappresentanti dei Corpi forestali regionali di Sicilia, Sardegna e Friuli, delle Polizie provinciali, l’Associazione Libera, Federparchi, Greenpeace, Wwf, Legambiente, Leidaa, Fare Verde, le principali associazioni venatorie e numerosi esponenti politici di maggioranza e opposizione.