Nella giornata di ieri, 10 giugno, il nucleo cinofilo antiveleno della Regione Liguria è intervenuto nell’area di Forte Tenaglia a seguito di una segnalazione per la possibile presenza di esche avvelenate. Il sopralluogo, condotto dal personale del Corpo di Vigilanza Faunistico-Ambientale, ha permesso di bonificare la zona, senza rilevare ulteriori sostanze sospette. Successivamente, su richiesta di alcuni frequentatori con cani, l’azione è stata estesa anche al percorso ginnico del Righi, dove non sono state individuate criticità. “Grazie al lavoro tempestivo del nostro nucleo antiveleno – dichiara Alessio Piana, consigliere delegato alla Fauna Selvatica della Regione Liguria – abbiamo garantito la sicurezza in due aree molto frequentate della città”.
LE UNITA’ CINOFILE SPECIALIZZATE NELLA RICERCA DI VELENI E BOCCONI
“Continueremo a contrastare con decisione l’uso illecito di sostanze pericolose, a tutela della fauna, degli animali da compagnia e dei cittadini”. Il Nucleo di Vigilanza Faunistico-Ambientale regionale opera su tutto il territorio ligure, svolgendo attività di prevenzione e contrasto al bracconaggio, monitoraggio della fauna selvatica, controllo del territorio, supporto agli enti locali e interventi specifici con unità cinofile per la ricerca di veleni e bocconi sospetti.
L’ARMA MICIDIALE TRISTEMENTE NOTA: LA “SPUGNA FRITTA”
Purtroppo Genova non è nuova a emergenze di questo tipo. Esche per cani in città sono state ritrovate anche pochi giorni fa a Sestri Ponente, dove è stato lanciato un allarme per bocconi avvelenati con segnalazioni di morti di quattro cani e l’avvio di un monitoraggio da parte della Regione. Sono state ritrovate anche “polveri sospette” tra via Galliano, via del Sarto, via del Carretto e viale Canepa, e l’unità cinofila antiveleno ha effettuato un sopralluogo a Villa Gavotti. Tristemente note sono le “spugne fritte”, che vengono gettate nell’erba alta e che i cani trovano particolarmente appetitose. Purtroppo si tratta di un’arma micidiale: quando arriva allo stomaco, si impregna di succhi gastrici e si gonfia a dismisura, causando un’occlusione che può rivelarsi letale in breve tempo.
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