A Modena 57 asini vanno all’asta e 49 rischiano il macello. Oipa: è etico?

Cinquantasette asini sono finiti all’asta dopo la dichiarazione di fallimento della società proprietaria da parte del Tribunale di Modena. “Solo otto non sono macellabili, quindi 49 di loro rischiano di finire male”. È la denuncia dell’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, che chiede la salvezza degli equini. “Esseri senzienti trattati come merce, come oggetti, finiti in un portale d’aste insieme a biciclette, auto, mobili”, sostiene l’Oipa. Gli asini sono stati valutati 250 euro a esemplare.

GLI ESSERI SENZIENTI SONO CONSIDERATI COME BICICLETTE. E IL TRATTATO DI LISBONA?

All’asta, l’intero lotto avrà quindi un prezzo base di 14.250 euro, con un rilancio minimo di 500 euro. “Quella dell’asta di animali è una procedura amministrativa non etica nella quale gli animali sono considerati meri oggetti”, spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Siamo molto lontani dal recepimento del Trattato di Lisbona del 2007 che tutela gli animali in quanto ‘esseri senzienti’. Mandarli all’asta è quanto meno discutibile”.

L’AVVISO DI ASTA: SOLO OTTO EQUIDI NON SONO MACELLABILI

Ecco l’avviso, rilanciato da Oipa: “Lotto unico: numero 57 animali vivi – asini (equidi), di cui n. 8 non macellabili, di proprietà della società in Liquidazione Giudiziale (n. 93/2023 – Tribunale di Modena), inventariati e valutati dall’esperto stimatore Geom. Luca Righi, come da perizia di stima che si allega alla scheda pubblicitaria. Si invitano gli interessati a consultare tutti gli allegati alla presente scheda con particolare riferimento all’avviso di vendita”.

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