Il Trentino ordina l’abbattimento di due lupi: hanno predato dei vitelli

AGGIORNAMENTO DEL 28 LUGLIO 2023 IN CODA – ALTRI RICORSI ANIMALISTI IN ARRIVO

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AGGIORNAMENTO DEL 27 LUGLIO 2023 IN CODA – LEAL IMPUGNA L’ORDINANZA TRENTINA DAVANTI AL TAR

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POST DEL 26 LUGLIO 2023

Dopo le ordinanze di abbattimento degli orsi ritenuti problematici, sospese lo scorso 13 luglio da parte dei giudici del Consiglio di Stato, è arrivato anche il provvedimento per la soppressione di due lupi sul versante trentino dei Monti Lessini. Il decreto, firmato dal presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti con il via libera da parte dell’Ispra, è stato emesso lo scorso 24 luglio in seguito all’alto numero di predazioni di animali da allevamento registrate nella zona di Malga Boldera, nel Comune di Ala. Si tratta del primo caso in Italia di prelievo tramite abbattimento di due esemplari di lupo, specie protetta a livello europeo. Il prelievo, che verrà effettuato dagli operatori specializzati del Corpo forestale trentino, è stato deciso dopo che sedici bovini e due asini sono stati predati nel pascolo di Malga Boldera. La struttura, di proprietà del Comune di Ala, è gestita dalla locale Società allevatori e dispone di un recinto elettrificato di tre chilometri specificatamente pensato per dissuadere i grandi predatori, che i lupi hanno però imparato ad aggirare, riuscendo ad effettuare una prima predazione il 3 giugno. L’ultimo attacco, ai danni di tre vitelle, risale al 22 luglio scorso.

ANIMALISTI PRONTI ALLA PROTESTA CON RICORSI E MANIFESTAZIONI

Il provvedimento secondo l’Ispra non dovrebbe “incidere significativamente sullo stato di conservazione della popolazione del Trentino Alto Adige”, data la continua crescita degli esemplari registrata negli ultimi anni. Nell’ultimo rapporto della Provincia, riferito al 2022, erano infatti censiti 29 branchi, a cui si aggiungono almeno tre nuove coppie e un numero variabile di animali solitari. Inoltre, proprio attraverso il prelievo dei due esemplari l’istituto prevede di raccogliere informazioni utili in merito alle dinamiche predatorie, incaricando la Provincia di elaborare una valutazione sui “possibili miglioramenti della prevenzione”. La decisione ha suscitato le reazioni indignate delle associazioni animaliste, da tempo impegnate nella tutela della fauna selvatica in Trentino. Lav e Oipa, in particolare, hanno preannunciato azioni a tutto campo contro gli abbattimenti, proclamando nuove manifestazioni a Trento e promettendo azioni legali sulla scia di quelle intraprese per difendere gli orsi Jj4 e Mj5. Per Michela Vittoria Brambilla, presidente Leidaa, “quella del presidente della provincia Maurizio Fugatti per la fauna selvatica è un’ossessione, mentre Aidaa ha presentato un esposto contro la decisione trentina.

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AGGIORNAMENTO DEL 27 LUGLIO 2023 – LEAL IMPUGNA L’ORDINANZA TRENTINA DAVANTI AL TAR

L’associazione Leal ha chiesto al Tar di Trento la sospensione dell’ordinanza del presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, per l’abbattimento di numero due esemplari di lupo sul versante trentino dei Monti Lessini. I legali dell’associazione- si apprende – hanno depositato un’istanza cautelare, contestando quello che hanno definito un “decreto di abbattimento non sorretto da istruttoria e del tutto carente sotto il profilo motivazionale”. “L’abbattimento è stato disposto su due esemplari di lupo qualsiasi, senza nemmeno tener conto delle ripercussioni che l’uccisione degli esemplari avrebbe sulla medesima specie e sulle conseguenze che ne deriverebbero anche all’interno del branco. La Provincia di Trento ancora una volta manifesta la predilezione per le misure estreme, ritenendo evidentemente che il rimedio alla sua evidente ‘mala gestio’ della fauna selvatica sia solo ed esclusivamente quello della soppressione degli animali”, affermano gli avvocati dell’ente, Aurora Loprete e Giada Bernardi. (Ansa)

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AGGIORNAMENTO DEL 28 LUGLIO 2023 – ALTRI RICORSI ANIMALISTI IN ARRIVO

Nelle prossime ore Lav, Lndc Animal Protection e Wwf depositeranno un nuovo ricorso al Tar di Trento per chiedere l’annullamento del decreto di abbattimento firmato qualche giorno dal presidente della Provincia per due lupi. Per gli animalisti, il provvedimento è “illegittimo quanto inutile nell’ottenere i risultati che si prefigge” e ci sarebbero “tutti i presupposti per proporre il ricorso per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del decreto provinciale n. 41 del 24 luglio scorso”. Per le associazioni “La situazione attuale è figlia dalla mancata o insufficiente erogazione di misure preventive, che necessita di una continua e seria analisi delle inefficienze dei sistemi già implementati per comprendere come migliorarli”. “Per ribadire il rispetto dovuto agli animali e il no alla caccia”, conclude Gianluca Felicetti, presidente Lav, “scenderemo in piazza a Trento sabato 16 settembre per una delle più grandi manifestazioni degli ultimi tempi, proprio il giorno prima dell’apertura della stagione venatoria. Invitiamo gli animalisti e le persone di buon senso a unirsi alla manifestazione da tutta Italia per amplificare ancora di più la nostra voce”. (Ansa)

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