Al tavolo con le ong il Mase apre a un piano sugli orsi del Trentino

AGGIORNAMENTO DEL 27 APRILE 2023 IN CODA – DAL MINISTERO A META’ MAGGIO UNA PROPOSTA SUGLI ORSI

+++

POST DEL 26 APRILE 2023

Un piano strategico per la gestione degli orsi e di tutti gli animali selvatici: è una delle novità emerse dal tavolo di confronto tecnico sulla gestione degli orsi in Trentino, che si è svolto stamani al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase). Nell’audizione sono state coinvolte le associazioni di protezione animale. La task force del Mase, in accordo con le indicazioni fornite dalle associazioni, si è resa disponibile allo studio di un piano strategico per la gestione dei plantigradi, e in generale per la convivenza con gli animali selvatici, sulla base delle necessarie valutazioni scientifiche. Le associazioni si sono impegnate a far pervenire in breve tempo i contributi tecnici che saranno presi in considerazione nell’elaborazione della strategia. Il confronto con le associazioni, voluto dal ministro, Gilberto Pichetto, e dal sottosegretario, Claudio Barbaro, sarà il metodo che il Mase adotterà per le tematiche della biodiversità e più in generale ambientali.

LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE E AMBIENTALISTE

ENPA – No all’uccisione o al trasferimento di massa degli orsi e stop allo smantellamento delle normative nazionali sulla fauna e sulle aree protette. Quello che serve è un inquadramento complessivo della coesistenza tra uomo e orsi attraverso azioni concrete a breve e lungo termine: corridoi faunistici, dispersione delle femmine, controllo delle nascite attraverso la vasectomia degli orsi più grandi, identificazione degli orsi, realizzazione di un grande santuario al posto del Casteller, attuazione di metodi dissuasivi e soprattutto tanta prevenzione e informazione.

LAV – “Abbiamo portato al tavolo – sottolinea, in una nota, Massimo Vitturi, responsabile Lav Animali selvatici – numerose proposte concrete che possono essere applicate fin da subito sul territorio provinciale, fra cui quelle che la Provincia avrebbe dovuto realizzare da tempo e che invece ha tenuto in un cassetto, con l’obiettivo di prevenire quanto più possibile gli incidenti fra orsi e cittadini”. La Lav ha inoltre chiesto “l’attuazione del progetto di comunicazione che ha l’obiettivo generale dichiarato di “aumentare l’accettazione sociale nei confronti dell’orso”, recuperando un progetto di Parco Adamello-Brenta, Muse e Provincia di Trento del 2016.

OIPA – “Il tema della convivenza con gli animali selvatici è cruciale e noi contribuiremo a questo fondamentale lavoro sulla base di valutazioni scientifiche, com’è giusto che sia. Abbiamo trovato nei rappresentanti del Ministero una sponda motivata e interessata alla tutela della fauna e in particolare dei grandi carnivori, sinora malgestiti della Provincia autonoma di Trento, come le tristi cronache attestano”. Lo scrive, in una nota, l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), dicendosi “soddisfatta” dell’incontro al Ministero dell’ambiente per discutere dell’emergenza orsi in Trentino. “È ora di voltare pagina, e auspichiamo che questo incontro sia solo il primo nell’ambito di un’interlocuzione necessaria che rappresenti gli interessi degli animali selvatici. Finora il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, troppo preso a compiacere una minoranza che rappresenta il suo bacino elettorale, sembra essersi mosso con estrema disattenzione. Il risultato è stata un’inefficiente armonizzazione delle istanze della comunità con il compito di tutela della fauna che è in capo a qualsiasi amministratore”, afferma l’Oipa.

LEIDAA – “Abbattimento e trasferimento di massa degli orsi non sono soluzioni. È un bene che il ministero dell’Ambiente intervenga a gamba tesa. La gestione dei plantigradi dev’essere sottratta alla politica locale e riconsegnata agli esperti con la regia del ministero, che deve dare linee di indirizzo precise, e con un ruolo più incisivo dell’Ispra”. Lo ha chiesto Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ascoltata questa mattina al ministero dell’Ambiente nell’ambito del tavolo tecnico sugli orsi del Trentino, aperto dal ministro Gilberto Pichetto Fratin e presieduto dal sottosegretario Claudio Barbaro. “Pensare di abbattere o trasferire gli orsi in massa – spiega la parlamentare – sarebbe, oltre che assurdo e impraticabile, la completa negazione del percorso compiuto finora e del successo ottenuto da ‘Life Ursus’ nell’operazione di ripopolamento. Semmai occorre creare le condizioni per la migliore convivenza tra uomo ed orso nel Trentino e la dispersione degli animali in tutto l’Arco alpino come da progetto originario. A questo scopo sono essenziali le creazione di corridoi faunistici (per i quali, durante la discussione della legge di bilancio, l’Intergruppo parlamentare per i Diritti degli Animali e la Tutela dell’Ambiente aveva chiesto, con un emendamento a mia prima firma, 12 milioni, purtroppo invano), l’identificazione e il monitoraggio degli orsi, sistemi adeguati di controllo delle nascite, rapida introduzione o potenziamento di mezzi dissuasivi e di prevenzione (come l’installazione di cassonetti anti-orso), informazione puntuale e aggiornata alla popolazione e ai turisti”. Brambilla ha sottolineato l’esigenza di rafforzare il ruolo del ministero e dell’Ispra. “È vero – ricorda – che quella di Trento è una Provincia autonoma, ma in fin dei conti il responsabile di fronte alla Commissione europea e alla comunità internazionale è il governo italiano. Bene dunque che l’esecutivo entri a gamba tesa sulla gestione di questi animali. Più in generale – conclude la presidente di Leidaa – deve cessare l’atteggiamento di ‘guerra alla fauna selvatica’ per applicare in maniera corretta, con metodi non cruenti, il concetto-cardine di convivenza”.

LEGAMBIENTE – “Bene il primo incontro con il Mase che ha accolto con positività l’appello che avevamo lanciato ad inizio aprile per l’istituzione di un tavolo di confronto aperto anche ad associazioni e altre realtà per discutere insieme sulla gestione dell’orso e la convivenza con l’uomo. La gestione dell’orso e degli animali selvatici sulle Alpi deve essere affrontata come una questione nazionale e con un approccio scientifico”. Lo comunica Legambiente dopo l’audizione da parte del tavolo tecnico istituito dal ministero dell’ambiente relativamente alla gestione degli orsi in Trentino. “Quello di oggi è stato un confronto importante che ha permesso di portare sul tavolo anche le nostre riflessioni e quelle tante realtà ambientaliste e animaliste che da anni operano sui territori coinvolgendo anche le comunità locali – commenta Antonio Nicoletti, responsabile nazionale aree protette e biodiversità di Legambiente -. Non servono gli isterismi politici come sta facendo da settimane il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che limita la vicenda a una diatriba tra provincia e orso. Oggi, nel corso del tavolo tecnico con il Mase, abbiamo chiesto anche l’attuazione del Pacobace in tutte le sue parti a partire dall’attuazione delle campagne di informazione e comunicazione su cui poco è stato fatto soprattutto nella provincia di Trento”.

WWF – “Spiace constatare che a livello politico, in Trentino, ci si limiti a gettare benzina sul fuoco, alimentando il conflitto, piuttosto che puntare sull’informazione, che è alla base della convivenza, unica soluzione possibile. Un esempio di questa insensata escalation è lo sconsiderato disegno di Legge presentato in consiglio provinciale lo scorso 18 aprile e che, se approvato, consentirebbe a chiunque fosse in possesso di una licenza di caccia, di sparare a orsi o lupi per i motivi più futili, in violazione di tutte le norme nazionali, europee ed internazionali vigenti. Una proposta più utile ad una campagna elettorale che non alla sicurezza dei cittadini e al futuro degli orsi”. Lo comunica Wwf a seguito dell’audizione da parte del tavolo tecnico istituito dal ministero dell’ambiente relativamente alla gestione dell’emergenza orsi in Trentino. “Chiare le indicazioni sul tema degli orsi in Trentino che abbiamo portato al tavolo tecnico tenutosi oggi presso il ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – si legge in una nota -. Sulla vicenda degli orsi in Trentino nei giorni scorsi avevamo auspicato un ruolo maggiormente proattivo da parte del ministero dell’ambiente e accogliamo quindi in modo positivo la riunione di oggi. Ora si tratta di dare seguito al confronto avviatosi e rafforzare la volontà delle istituzioni di lavorare per la sicurezza di persone e orsi”. (fonti Adnkronos, Ansa e LaPresse)

+++

AGGIORNAMENTO DEL 27 APRILE 2023 IN CODA – DAL MINISTERO A META’ MAGGIO UNA PROPOSTA SUGLI ORSI

Il ministero dell’Ambiente adotterà “con tempestività ogni efficace misura per garantire l’incolumità di tutti i cittadini e la convivenza con gli animali selvatici”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto al question time alla Camera ricordando che il Mase “ha prontamente attivato lo scorso 21 aprile, sulla base delle funzioni di indirizzo riconosciute in materia dall’ordinamento, un tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino, presieduto dal sottosegretario Barbaro” per garantire, attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori interessati, dalle amministrazioni locali, ad Ispra, al Cufa, alle istituzioni scientifiche e associazioni ambientaliste, le opportune soluzioni al tema della convivenza fra la fauna selvatica e le attività antropiche. Durante le riunioni del tavolo tecnico, il ministero ha individuato la prima decade di maggio per una ricognizione normativa nazionale e comunitaria; successivamente saranno proposte alle autorità politiche competenti le misure relative agli orsi in sovrannumero nella provincia trentina. La task force del Mase, in accordo con le indicazioni fornite dalle associazioni, elaborerà un piano strategico per la gestione dei plantigradi, e in generale, la convivenza con gli animali selvatici, in conformità al quadro normativo vigente, che riconosce all’orso una forma di protezione particolare in base alla direttiva Habitat. Saranno avviate anche interlocuzioni diplomatiche per un eventuale ricollocamento degli orsi. (Ansa)

Su 24zampe: Giovedì alle 21.20 su Rai3 ritorna “Indovina chi viene a cena”: le alternative allo sfruttamento animale