Si è insediato questa mattina al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il tavolo tecnico sull’emergenza orso in Trentino. L’incontro, che è il primo risultato della strategia condivisa nel vertice convocato su delega del ministro Gilberto Pichetto Fratin dal sottosegretario Claudio Barbaro lo scorso 21 aprile, è servito a fare un punto della situazione e avviare i lavori della task force. Il tavolo si riunirà nuovamente al ministero mercoledì 26 aprile con le associazioni ambientaliste maggiormente rappresentative. Erano presenti oggi rappresentanti del Mase, di Ispra e carabinieri. Ci sarà anche Enpa, inizialmente esclusa, che fa sapere: “Apprendiamo con soddisfazione che siamo stati convocati al tavolo ministeriale sugli orsi del Trentino il 26 aprile. Porteremo le nostre proposte”.
ROCCHI (ENPA): “CONVOCATE PERSONALITA’ VICINE AI CACCIATORI E AGLI ALLEVATORI, I PIU’ INTOLLERANTI VERSO GLI ORSI”
Poche ore prima, la presidente Carla Rocchi aveva scritto: “E’ davvero singolare che dal tavolo ministeriale sia stato deciso di escludere le associazioni animaliste come Enpa. Vale a dire proprio uno di quegli attori che, per vocazione e per la sua mission istituzionale, dovrebbe avere voce in capitolo. Ma – conclude Rocchi – trovo ancora più strano che sugli orsi del Trentino siano state chiamate ad esprimersi personalità con poche o nessuna competenza in materia, e che in alcuni casi risultano peraltro assai vicine ai cacciatori e agli allevatori più intolleranti verso gli orsi e le altre specie selvatiche”. Anche Oipa si era stupita di non essere stata convocata ma al momento non risulta una sua partecipazione (post aggiornato sotto: Oipa ci sarà).
I PUNTI CARDINE DEL PIANO ENPA PER GLI ORSI TRENTINI: “IRREALIZZABILE DEPORTARNE 70”
Prevenzione, dissuasione, informazione. Sono i principi-cardine a cui si ispira il piano che l’Enpa sta mettendo a punto in queste ore per affrontare e risolvere realmente i problemi di convivenza con gli orsi del Trentino. Un piano, quello di Enpa, articolato e organico che considera non soltanto i legittimi diritti dei plantigradi, ma anche le altrettanto legittime preoccupazioni di una parte della popolazione trentina. “Al di là delle ovvie implicazioni etiche, il progetto di deportare in massa 70 orsi è irrealizzabile”, spiega Carla Rocchi, presidente nazionale Enpa, che prosegue: “Ma soprattutto non risolve il nodo di fondo della questione: per più di dieci anni la provincia autonoma di Trento ha fatto poco o nulla per migliorare la convivenza con i plantigradi. Dunque, anche ipotizzando per assurdo che fosse possibile trasferire gli orsi, progetto cui ci opponiamo, i problemi sono destinati a ripresentarsi fin dall’indomani”.
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AGGIORNAMENTO
OIPA (E LE PRINCIPALI ASSOCIAZIONI) AL MINISTERO IL GIORNO 26 APRILE ALLE 11
L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) è stata convocata dal Ministero dell’Ambiente per discutere dell’”emergenza plantigradi in Trentino”, come si legge nella lettera d’invito partita dal Dicastero. L’audizione si terrà mercoledì prossimo, 26 aprile, alle 11. All’incontro sono state chiamate anche le altre maggiori associazioni che lavorano per tutela degli animali e dell’ambiente. Da parte sua l’Oipa sta per inviare all’Amministrazione provinciale trentina un’istanza di accesso agli atti per conoscere lo stato attuale dei cuccioli di JJ4. L’Oipa auspica che sia fatta presto luce sulle opacità riguardanti la triste vicenda di JJ4 e dei suoi cuccioli, le operazioni per la cattura e captivazione di MJ5 e la condanna anche di M62 reo di essere troppo “confidente”, di avvicinarsi troppo alle case, annunciata dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. «Ringraziamo il ministro Pichetto Fratin per la sua intenzione di ascoltare le istanze delle associazioni che danno voce agli animali», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «In audizione saremo lieti d’illustrargli come sinora il progetto Life Ursus sia stato malgestito e quali siano le possibili soluzioni per una serena convivenza tra la fauna e la comunità locale, già più volte da noi auspicate».
ANCHE LAV AL TAVOLO MINISTERIALE DI MERCOLEDI’: “CHIEDEREMO DEI CUCCIOLI”
“Chiediamo alla Provincia di Trento l’avvio immediato delle azioni di monitoraggio dei cuccioli previste dalle sue stesse linee guida così da fornire indicazioni precise circa il loro stato di salute e le attività previste per garantirne l’assistenza nel caso in cui si dovesse rendere necessaria”. Lo dice Massimo Vitturi, responsabile nazionale Lav animali selvatici, facendo riferimento ai 3 cuccioli di JJ4, l’orsa attualmente rinchiusa al centro recupero fauna alpina Casteller di Trento. “Mercoledì, prendendo atto favorevolmente del cambiamento di posizione del ministro Pichetto Fratin che ha aperto alla possibilità di trasferimento in sicurezza di JJ4 e contro la sua uccisione, oltre a proporre tutte le misure necessarie a favorir la convivenza pacifica tra umani e orsi che la Provincia non ha mai attuato, chiederemo anche l’avvio immediato di azioni a tutela dei cuccioli di mamma JJ4”, aggiunge Vitturi.
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