Trentino, abbattimento anche per l’orso Mj5. Veterinari contrari a sopprimere Jj4

Dopo Jj4, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato un decreto con il quale dispone la rimozione, tramite abbattimento, anche di Mj5, orso ritenuto responsabile dell’aggressione di un uomo avvenuta lo scorso 5 marzo in valle di Rabbi. Il decreto dispone l’identificazione genetica dell’esemplare, attraverso cattura preliminare. Mj5 è un orso maschio di 18 anni, figlio di Maya e Joze, due dei primi dieci esemplari introdotti in Trentino dalla Slovenia tra il 1999 e il 2002. E’ il secondo orso più anziano del Trentino, secondo solo alla femmina Kj1. L’incarico per Mj5 è conferito al Corpo forestale provinciale, con la collaborazione per quanto di competenza dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Nel provvedimento – si apprende – si ripercorre quanto accaduto la mattina del 5 marzo scorso, quando un uomo è stato aggredito da un orso in località Mandriole, all’uscita della val di Rabbi, nel Comune di Malè. Le successive analisi genetiche hanno confermato che il genotipo identificato dal dna ottenuto corrispondeva a quello di Mj5. Per Ispra – si legge nel decreto – la rimozione tramite abbattimento di Mj5 è coerente con il Pacobace. (Aggiornamento in coda al post: Lav e Leal ricorrono al Tar Trento contro l’abbattimento di Mj5)

I VETERINARI CONTRARI ALLA SOPPRESSIONE DI JJ4: SENZA GIUSTIFICAZIONE

Riguardo alla soppressione dell’orsa Jj4 – ora in custodia al centro Casteller, contro il quale c’è una petizione animalista – annunciata da Fugatti, l’Ordine dei veterinari della provincia di Trento ha sollecitato i professionisti iscritti all’albo a “non assumere alcuna iniziativa che possa provocare la morte del soggetto per eutanasia”. L’Ordine, in una nota, precisa che “non vi è stato alcun confronto né con il presidente dell’Ordine, né con altri professionisti veterinari delegati in materia, e pertanto non può esserci stata alcuna condivisione sul parere espresso dal governatore”. In particolare, l’Ordine rileva che “lo stato di salute dell’esemplare Jj4 non giustifica l’intervento eutanasico di urgenza”, ma è richiesta “un’analisi complessiva della gestione dei plantigradi presentiste territorio provinciale”. Inoltre, riporta l’Ordine, “non si rilevano al momento pericoli verso la popolazione”.

LAV PRESENTA DUE PROPOSTE DI TRASFERIMENTO PER I TRE ORSI TRENTINI

“Avvenimenti tragici, come quello della morte di Andrea Papi, sono la dimostrazione non della colpevolezza degli orsi, ma della trascuratezza e non curanza con cui la Provincia di Trento ha, negli anni, trattato il tema della convivenza con gli animali selvatici”. Lo ha detto Gianluca Felicetti, presidente della Lav, durante la conferenza stampa tenutasi presso la sede locale di Trento. L’organizzazione ha presentato due possibili destinazioni per i tre orsi considerati “problematici” (oltre a Jj4, vi sono M62 e Mj5). Si tratterebbe del Gnadenhof für Bären, in Germania, e di Al Ma’wa for Nature and Wildlife, in Giordania, realizzato da Princess Alia Foundation e da Four Paws. Secondo la Lav sarebbero “due luoghi verificati, adeguati a far vivere gli orsi sereni e al meglio possibile per le loro caratteristiche etologiche”. “Si rende quindi inutile – prosegue l’organizzazione – il provvedimento di uccisione degli animali”.

IL MINISTERO DELL’AMBIENTE CONVOCA UN TAVOLO MA ESCLUDE GLI ANIMALISTI

“Apprendiamo che il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha convocato il tavolo tecnico sull’emergenza orsi in Trentino. L’ennesimo incontro, l’ennesimo vertice, l’ennesimo ‘tavolo’ da cui sono escluse le associazioni che tutelano gli animali”. Lo afferma l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa), che ricorda come “la fauna selvatica sia un ‘bene demaniale’, quindi di tutti. Al contrario, queste riunioni appaiono costruite per mettere a confronto i decisori di una sola parte in causa”. L’Oipa torna a chiedere che “in questi tavoli siano rappresentate le associazioni che possono dare voce alla fauna, ‘bene’ di tutti, e che non sono interessate ad alcun bacino elettorale. Gli animali e la biodiversità sono tutelati dall’articolo 9 della Costituzione, il cui dettato appare ignorato in questi giorni tragici che vedono protagonisti gli orsi trentini e chi li vorrebbe uccidere”.

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AGGIORNAMENTO DELLE 20.45 – LAV E LEAL RICORRONO AL TAR CONTRO ABBATTIMENTO MJ5

“La Lav ricorre al Tar contro il decreto di uccisione di Mj5, un orso che non ha ucciso nessuno e deve essere lasciato libero di poter continuare a vivere nei boschi. Inoltre, dato non eludibile, Mj5 non è fonte di morte, ma ha avuto un solo incidente con una persona, un dettaglio importanti che abbassano notevolmente il tanto millantato criterio di pericolosità dell’orso”. Lo ha dichiarato, in una nota, Massimo Vitturi, responsabile animali selvatici dell’associazione. “La dichiarazione del presidente della Provincia, Maurizio Fugatti di condanna a morte di 70 orsi ci da il polso di quanto la situazione gli stia sfuggendo di mano. Ci appelliamo al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, affinchè fermino il delirio di onnipotenza di un uomo che si sta giocando il tutto per tutto pur di sterminare degli animali innocenti”, ha aggiunto il presidente della Lav, Gianluca Felicetti. Anche Leal Lega antivivisezionista ha presentato ricorso al tribunale amministrativo regionale. “Il piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno nelle Alpi centro orientali prevede per ogni comportamento problematico degli orsi le relative azioni, compreso l’abbattimento – dice il presidente Leal, Gian Marco Prampolini -. Tuttavia abbiamo la convinzione che i parametri di pericolosità vengano forzati a seconda della convenienza politica per cercare consensi e chiamarsi fuori dalle pesantissime responsabilità di gestione della popolazione ursina sul territorio che non da oggi è fuori controllo. Orsi condannati, un ragazzo morto e qualche ferito rappresentano la maglia nera dell’amministrazione di Trento e di un imbarazzante scaricabarile”. Per Aidaa “la decisione di Fugatti è inappropriata e provocatoria”. Inoltre, il Partito animalista europeo ha inviato alla procura di Trento la querela contro il presidente della Provincia, a seguito dell’ordinanza di abbattimento dell’orso MJ5. A Trento, intanto, il questore Maurizio Improta informa che “sono arrivati i preavvisi delle manifestazioni animaliste che si svolgeranno domenica 23 a Casteller, la riserva faunistica a ridosso della zona sud di Trento dove si trovano Jj4 e Mj5, e domenica 30 ad Avio, paese dove vive Fugatti” e che la situazione è monitorata h24 “per scongiurare eventuali irruzioni nella zona protetta in vista dell’arrivo dei ‘turisti della cronaca nera’ il fine settimana”. In più, “domani mattina alle 10,30 in piazza Dante si ritroveranno gli animalisti dell’Oipa, mentre già da lunedì ho predisposto l’ordinanza di vigilanza nell’area faunistica”.

Su 24zampe: Corre veloce la petizione per salvare l’orsa JJ4: in 24 ore 80mila firme, il mattino dopo 175mila

  • Lidia Sardo |

    Spero che al momento delle elezioni non si voti Lega che da potere a personaggi ignoranti e arroganti

  • Dario |

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    – di Guido Minciotti

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  • Dario |

    Ci siamo quasi…alle 300.000 Firme 👏❤️👏

  • Dario |

    Merito mio? Non esageriamo, grazie al tecnico!
    La sventura fi avere un pichetto come ministro cosi come lo fu matteoli il cacciatore..
    Ma un Tozzi, un Pratesi, una Muroni sono proprio indigesti?

  • Guido Minciotti |

    Merito tuo e del tecnico!

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