Diverse centinaia di foche del Caspio morte sono state ritrovate sulla costa russa del Mar Caspio. Ancora sconosciuta la causa del decesso dei 1.700 mammiferi – inizialmente sono stati indicati solo 700 esemplari deceduti, secondo Ap – trovati a Makhachkala, la capitale costiera della repubblica del Daghestan nel Caucaso settentrionale, ma la autorità della provincia russa ritengono probabile la morte per motivi naturali. La foca del Caspio è stata classificata come specie in via di estinzione dall’Unione internazionale per la conservazione della natura nel 2008. La loro popolazione è diminuita di circa il 90% durante il secolo scorso, in gran parte a causa dell’inquinamento dovuto all’estrazione e alla raffinazione del petrolio.
1,700 dead seals found on Russia's Caspian coast https://t.co/Cs4ly6T9hZ pic.twitter.com/4aiwYqBBee
— The Associated Press (@AP) December 4, 2022
NON SONO STATI INDIVIDUATI INQUINANTI NELL’AREA
Le foche sono spesso vittime di fuoriuscite di petrolio, bracconaggio e pesca eccessiva. Per questo esperti dell’Agenzia federale per la pesca e pubblici ministeri hanno ispezionato la costa e raccolto dati per la ricerca di laboratorio, che non ha però individuato immediatamente alcun inquinante. I dati sul numero di foche nel Caspio variano ampiamente. L’agenzia per la pesca ha dichiarato che il numero complessivo di foche del Caspio è di 270-300mila, mentre il Caspian Environmental Protection Center ha fissato il numero a 70mila.
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