Morto il beluga intrappolato nella Senna. Falliti i tentativi di salvarlo

La balena beluga portata fuori dalla Senna è morta, nonostante il tentativo di stanotte di salvarla. Lo comunicano le autorità locali. “Nonostante un’operazione di salvataggio senza precedenti per il beluga, siamo tristi di annunciare la morte del cetaceo”, ha dichiarato su Twitter il prefetto del dipartimento del Calvados. Qui sotto il tweet di Sea Shepherd, che ha partecipato a ogni fase del disperato tentativo di salvare l’animale marino e di cui abbiamo riportato in questi giorni su 24zampe. La balena beluga era rimasta intrappolata per giorni nella Senna e nella notte era stata tolta dal fiume per essere trasferita su un camion frigo in un bacino di acqua salata in Normandia, a circa 160 km di distanza, nella speranza di salvargli la vita. L’operazione è durata ore. 

L’EUTANASIA DOPO IL VIAGGIO: LE SUE CONDIZIONI ERANO PEGGIORATE

Gli ambientalisti di Sea Shepherd France avevano spiegato che le visite veterinarie sull’esemplare, un maschio, avevano evidenziato la mancanza di attività digestiva e la necessità di “un periodo di cure”. Ormai inutili. Il cetaceo è stato sottoposto a eutanasia all’arrivo a Ouistreham, nel Calvados, dove era arrivato con il camion frigo. “Nonostante le risorse tecniche e logistiche impiegate, le condizioni del cetaceo sono purtroppo peggiorate durante il viaggio. La perizia veterinaria ha evidenziato una situazione di grande debolezza del beluga. La decisione di sottoporlo a eutanasia è stata quindi presa collegialmente, con i veterinari”, ha aggiunto la prefettura del Calvados. “Abbiamo notato un peggioramento delle sue condizioni, in particolare delle attività respiratorie. E abbiamo potuto constatare che l’animale era in anossia (una diminuzione della quantità di ossigeno), quindi ventilato in modo insufficiente, soffriva molto”, spiegano i medici veterinari.

LA PRIMA PARTE DEL SALVATAGGIO ERA RIUSCITA

Il beluga era stato fatto uscire nella notte dalla chiusa di Saint-Pierre-la Garenne, prima tappa dell’operazione “eccezionale” per cercare di riportarlo in mare. Intorno alle 4 del mattino, dopo sei ore di operazioni, il cetaceo del peso di quasi 800 kg e il cui stato di salute era ritenuto “allarmante” era stato sollevato in una rete trainata da una gru e adagiato su una chiatta, dove aveva trovato una dozzina di veterinari vestiti con tute bianche pronti a curarlo. Il beluga, animale che vive in acque fredde e la cui presenza nella Senna è un fatto eccezionale, sarebbe stato poi collocato in un camion frigorifero “su paglia o altro elemento di conforto”, e diretto alla costa, hanno spiegato i soccorritori. Un bacino di acqua marina in una chiusa del porto di Ouistreham era stato messo a disposizione per accogliere l’animale per tre giorni, prima della liberazione in mare aperto. (post aggiornato alle 16.20 con dettagli dell’operazione)

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  • valeria marano |

    LO HANNO TENUTO TROPPO TEMPO A VAGARE NELLA SENNA SENZA ATTIVARE UN PIANO DI SOCCORSO X TOGLIERLO DA LI.ERA PALESE CHE MORISSE E L’INTERVENTO E’ STATO FATTO SOLO PERCHE’ NON SI ALZASSERO VOCI DI PROTESTA UNA VOLTA MORTA LA SFORTUNATA CREATURA NELLA SENNA.SI POTEVA SALVARE SOLO SE SI FOSSERO PRONTAMENTE AFFIDATI A PERSONALE ESPERTO .LA VERITA ?SI SONO LAVATI LA COSCIENZA ,

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